Psicosi formaggio, nozze della birra e bufale in mostra

17.09.2015

Un pranzo in famiglia trasformato in tragedia per colpa di una forma di formaggio. Vittima è Giacomo Del Giorgio, l’ex sindaco di Samolaco, in Valtellina, che è stato stroncato da un infarto dopo aver ingerito alcuni pezzi di un formaggio stagionato acquistato tempo prima in una fattoria della zona. In gravi condizioni sono invece uno dei figli, Danilo, e la moglie, ricoverata in rianimazione all’ospedale di Sondrio. In attesa dell’esito degli esami, in paese c’è già chi avanza l’ipotesi della listeriosi, una malattia infettiva che si contrae da cibi contaminati da un batterio presente nel latte e nei derivati. (QN) @ Ultimi preparativi in vista di “Cheese”, l’evento internazionale in programma a Bra (CN) che da domani a domenica punterà i riflettori sul mondo lattiero caseario coinvolgendo 300 casari da tutto il mondo. E la kermesse sarà occasione non solo per mettere in vetrina le eccellenze, ma anche per discutere dei problemi del settore, a partire dal crollo del prezzo del latte che ha messo a rischio chiusura 2300 stalle soltanto in Piemonte. (La Stampa) @ In molti le hanno già definite “Le nozze della Birra”. E i presupposti ci sono, dal momento che Anheuser-Bisch Inbev, la multinazionale belga detentrice di marchi come Beck’s, Corona e Stella Artois potrebbe annettersi la SabMiller, il marchio sudafricano titolare di Foster, Peroni, Grolsch, Dreher e Pilsner Urquell. Le trattative sono in corso e non ci sono cifre “dichiarate”, ma se l’operazione andasse in porto, dalla fusione nascerebbe un maxi-gruppo dal valore di 250 miliardi di euro. (La Stampa + ilGiornale) @ Effetti collaterali della Coca-Cola, prodotti pericolosi agnolotti preparati con kit-kat. Queste e altre bufale su cibo e alimentazione al centro della mostra dal titolo “ Ma cos’è questa robinia qua? Storie e leggende metropolitane sul cibo”, allestita per Expo dal Centro per la raccolta delle voci e leggende contemporanee. L’esposizione sarà allestita da domani al 18 ottobre al Museo etnografico del “C’era una volta” di Alessandria. (La Stampa)

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