I più importanti attori del settore lattiero-caseario si sono riuniti a Bologna per la quarta edizione del Dairy Summit, l’evento organizzato dal Gruppo editoriale Tecniche Nuove per discutere del futuro del mondo zootecnico e per dare un supporto concreto a tutta la filiera.
Occorrono
misure strutturali per aiutare le aziende agricole, quelle della trasformazione e la grande distribuzione a far fronte all'impennata dei costi di produzione su cui pesa il rincaro dell'energia, oltre a preservare il potere d’acquisto dei consumatori, eroso dall'inflazione.
Al termine del Summit gli obiettivi su cui puntare sono stati diversi: creare
allevamenti più moderni per migliorare la produzione di latte, ridurre l'impatto ambientale delle stalle e aumentare il benessere animale;
consolidare l'operatività dei consorzi di tutela, supportare la capitalizzazione delle imprese attraverso strumenti finanziari mirati; valorizzare il marchio “Italia” sui mercati esteri e infine creare una
task force comunicativa per sfatare il mito che vuole la zootecnia nemica dell’ambiente e l’impegno per una lotta senza quartiere a chi mette in discussione la tradizione agroalimentare italiana.
Il presidente della Coldiretti
Ettore Prandini ha fatto notare che
«Non bisogna essere rassegnati in questo periodo, ma rilanciare, tant'è che abbiamo chiesto la creazione di un ministero della sovranità agroalimentare. Oggi dovremmo ragionare di interventi strutturali, servono misure tempestive, Spagna e Francia per esempio le hanno adottate mentre l'Italia sta aspettando le soluzioni comunitarie. Le nostre imprese e le nostre cooperative non sono mai accompagnate da un sistema Paese, mentre all'estero questo aiuto c'è. E poi bisogna iniziare una battaglia di trasparenza e verità sull’impatto ambientale della filiera zootecnica e più in generale del settore agricolo, che vada a smontare un percepito dell’opinione pubblica che è devastante».
I rappresentanti delle industrie lattiero-casearie hanno fatto notare come i costi dell’energia siano diventati insostenibili e hanno chiesto a gran voce al nuovo governo che sta per nascere misure concrete e urgenti per sostenere la competitività delle imprese italiane.
Meno problematica è parsa la contingenza per le grandi Dop, anche perché una quota molto importante del fatturato viene dall’estero. Ma per mantenere questa posizione di mercato favorevole i consorzi hanno ribadito la necessità di mantenere alta la qualità e investire sulla trasparenza e sulla tracciabilità.
Per informazioni
https://www.dairysummit.it/