C’è il vento, che spira dal mare. Ci sono le viti basse, ad Alberello. M;a soprattutto c’è la sabbia, come in spiaggia, come poco più in là dove arriva il mare. Siamo in uno die luoghi più belli d’Italia, sul golfo dell'Asinara tra l'Isola Rossa e Castelsardo. La viticoltura qui sa d’anticoa partire da quelle viti ancora a piede franco (grazie alla sabbia infatti la filossera non ha potuto propagarsi). I vitigni sono tutti autoctoni, capaci di adattarsi bene a un clima arido. Le condizioni ideali per creare una concentrazione unica, che si tradurrà in vini dal tenore alcolico elevato. Sono vini robusti, di buona sapidità, grande struttura.
Partiamo dal Vermentino di Gallura superiore Renabianca 2014. Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, al naso ha profumi di mandorle, pesche ed erbe aromatiche In bocca è caldo, sapido, strutturato. il rosato porta il nome di Minnamentu . E’ un rosato da uve cannonau. Imperioso fin dal colore rosa intenso che sfiora il rubino. Al naso ci sono netti i profumi di ciliegia e frutti di bosco che torneranno poi intatti nel retrogusto con piacevoli sentori di erbe aromatiche. In bocca è caldo, minerale, lungo. E’ un vino che il manuale del sommelier vorrebbe abbinare a una zuppa di pesce e che, invece, si può tranquillamente accostare al maialino. L’isola dei Nuraghi Nalboni 2013 è forse il più sfuggente e, contemporaneamente, il più interessante degli assaggi. E’ un vino che nasce da un vitigno autoctono, raro, come il caricagiola insieme a cannonau, monica e bovale. al naso ha una bella freschezza, pulizia, con profumi di frutta rossa, viola e erbacei. in bocca è nervoso, ha acidità e un tannino a tratti spigoloso. Il Tajanu è l’ammiraglia dei rossi, anche questo da un blend di uve locali. Lo abbiamo assaggiato nel campione 2009. Di colore granato con riflessi arancio che cedono sull’ unghia, al naso è intenso con profumi di frutta cotta, peperoni, vaniglia e note più evolute, minerali, quasi di smalto. In bocca è rotondo anche se con un tannino ancora vivo, speziato,piacevolmente sapido. un grande vino, che aerandosi mostra tutta la ricchezza del suo spettro olfattivo.
Abbiamo lasciato, in ultimo, l’assaggio del Nozzinnà annata 2014. Da uve vermentino raccolte nella prima decade di ottobre, ha colore giallo paglierino tendente all’oro. Il naso è dolce, con profumi di miele e polpa di pesche, erbe aromatiche e macchia mediterranea. In bocca è abboccato, con una bella contrapposizione con la salinità. Ha corpo, struttura. Avvolgente nel sorso, di grande piacevolezza. E’ un vino di razza, difficile da incasellare in una categoria. Vino da meditazione? Meglio vino da godersi, in una terrazza, nelle sere d’estate. Di fronte al Mediterraneo.