Quote latte alla corte di giustizia e lo stop all'apericena

27.02.2015

Italia deferita alla Corte di giustizia Ue ancora per il caso delle quote latte. La Commissione europea ha lamentato l’inefficacia italiana a recuperare il credito da chi ha sforato le quote e non ha pagato le multe facendo così ricadere il debito su tutti i cittadini. Resta ancora da recuperare dagli allevatori un credito di 1,7 miliardi. (La Stampa) @ Mensa troppo costosa? Colpa dei genitori fissati col bio. A dirlo l’Associazione delle aziende di ristorazione che affonda: “Le famiglie potrebbero spendere almeno il 5% in meno se i pasti non fossero biologici”. (Venerdì di Repubblica) @ McDonald’s presenta il suo progetto per Expo che ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle politiche agricole: l’iniziativa è rivolta a imprenditori under 40 che hanno un progetto di agricoltura sostenibile e con cenni di innovazione e offre loro la possibilità di diventare fornitori McDò per tre anni. (Corriere della Sera) @ Stop all’apericena (almeno come parola). Da leggere su Il Giornale l’affondo di Giordano Bruno Guerri sui neologismi “cretini” che impazzano nella nostra lingua. “Vi ricordate l’orribile espressione aperitivo cenato?” scrive Guerri che poi aggiunge: “Si iniziò con paninoteca e oggi siamo circondati da birroteche e tartufoteche”. @ La pizza è antica ma i mestieri sono nuovi. Da leggere il fondo sul Corriere della Sera di Cesare Rimini che racconta la microeconomia messa in moto dal pizzaiolo marocchino sotto il suo studio. @ Su Sette il ricordo di Michele Ferrero scritto da Aldo Grasso: “Esistono due tipi di abitanti delle Langhe: i riservati, dediti al lavoro, e i furbi dotati di parlantina. Lui apparteneva ai primi” e di Aldo Cazzullo: “Altro che film di Nanni Moretti e ricordi dell’infanzia. La sua è una vicenda industriale che ci indica una strada per la ripresa economica”.

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