Rocchetta Tanaro. È il paese della famiglia Bologna, che prima con Giacomo e Anna, e oggi con i figli Beppe e Raffaella, ha reso famosa la Barbera a livello internazionale con i loro formidabili Ai Suma e Bricco dell'Uccellone, e con Carlo e Mariuccia, e il figlio Beppe e sua moglie Cristina, con la Trattoria I Bologna ha dato fama mondiale alla grande cucina piemontese.
È il paese del "panettiere quintalario" Mario Fongo, che con il figlio Giovanni e la nuora Marta, con le loro "lingue di suocera", deliziose sfoglie di pane croccante, prendono per la gola i ghiottoni di tutto il mondo. Ed è il paese di artisti, artigiani, musicisti, visto che qui aveva casa Bruno Lauzi e qui vive il grande Paolo Frola. È un piccolo-grande paese, che ha il suo cuore pulsante Da Taschet, la vineria-trattoria che se ne sta sulla piazza principale, dove ad ogni ora del giorno non si è mai soli e in cui tra un bicchiere di vino e un piatto di agnolotti, si legge quello che accade nel mondo o si condividono gioie e dolori delle vite di ciascuno.
Non poteva che essere qui, in questo paese "rock", che nasceva "ReBarba" la prima Barbera d'Asti affinata in musica da un grande maestro d'orchestra e compositore. È stata presentata ieri dal sindaco Elsa Aliberti, con l'assessore Beppe Scarzella, e dagli ideatori, Peppe Vessicchio, il maestro del Festival di Sanremo, Giulio Porzio della Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro (79 soci conferitori, 100 circa ettari di vigneti, 85 mila bottiglie) e il cuoco Beppe Sardi.
Il trattamento è stato spiegato direttamente dal maestro Vessicchio: «Dopo tre anni di risultati affermativi forniti da palati eccellenti in seguito a test dimostrativi, la tecnica di "armonizzazione" del vino promossa e attuata da me in collaborazione con Michele Carone e Andrea Rizzoli arriva nelle terre della Barbera d'Asti. Le nuove aggregazioni supramolecolari indotte da questo affinamento chiamato Freman, FREquenze e Musica Armonico-Naturale, sono riscontrate come migliorative del prodotto sotto vari aspetti, anche quello della digeribilità. Questa nuova condizione è anche testimoniata da strumentazioni usate in ambito fisico».
Da qui, "ReBarba". «Il maestro Vessicchio - ha detto Porzio - ha prima fatto una prova su una nostra bottiglia di Barbera e abbiamo visto che il vino armonizzato con la sua musica era più buono e piacevole. Così abbiamo sposato questo stravagante, innovativo e divertente progetto. Da un anno il maestro viene regolarmente in cantina a suonare per le botti colme di "rossa" vendemmiata nel 2016».
Il disegno sull'etichetta ricorda il volto del maestro napoletano. Oggi sono già pronte 4 mila bottiglie. E il vino per imbottigliarne altre 4.000 è in fase di trattamento.
Il vino? Il nostro assaggio ci ha entusiasmato. Rubino purpurea, "ReBarba" al naso ha profumi intensi di rosa, ciliegia, spezie, mentre al palato è di splendida pienezza, con sorso fresco ma di grande eleganza, gusto equilibrato, persistenza infinita. Viva "la" Barbera!