Secondo una ricerca dell’IRI - società leader nel mondo che fornisce analisi predittive e insights attraverso un’unica piattaforma tecnologica di ultima generazione, IRI Liquid Data®, in grado di supportare le aziende del Largo Consumo e la distribuzione nella definizione delle strategie di marketing e nella crescita del business - nel 2020 si è registrato un record di vendite nel nostro Paese di LATTE CONDENSATO, pari al 45,2% in più rispetto all’anno precedente, con un volume di affari pari a 9,7 milioni di euro.
Che cos'è il latte condensato?
Il latte condensato è una preparazione a base di latte vaccino, a cui viene sottratta acqua, concentrando le sostanze nutritive presenti nel latte. Il latte condensato può essere con o senza zucchero. Il primo, dal sapore molto dolce, è quello più comunemente venduto in quanto ha una conservabilità maggiore per l'alta concentrazione zuccherina, che aumentando la pressione osmotica, inibisce la proliferazione batterica e fungina. Alla base di molti dolci (come il dulce de leche, il cheesecake, il key lime pie ecc.) e di preparati per bevande calde, o utilizzato per rendere più cremosi gelati e semifreddi, il latte condensato è stato così riscoperto o scoperto per la prima volta da molte famiglie italiane durante la “forzata” colazione tra le mura domestiche causa lockdown.
Leader nel mercato di questo prodotto è la Nestlé, che ha lanciato questo prodotto nel 1893 e che l’ha portato in Italia nel 1914 nella classica latta da 397 g e nel formatto tubetto da 489 g. E’ privo di glutine.
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