Quello che colpisce a prima vista, arrivando nella campagna intorno a Cavriana è la distesa di vigneti che hanno un colore verde sgargiante e sono ordinati con rara sapienza. È qui che la famiglia Stefanoni, vitivinicoltori in Monzambano con l’azienda Ricchi, ha trasformato la Casina in uno dei più bei relais del vino che possiate immaginare.
Entri con l’auto dalla porta padronale e il viaggio è praticamente dentro ai vigneti, fino a quando, sulla sommità di una piccola collina, arrivi alla Casina: 12 camere bellissime, una Spa che non ti aspetti con piscina e giochi d’acqua, uno show room e infine un ristorante affascinante dotato di una terrazza sui vigneti dove abbiamo cenato. L’ambiente è più che mai romantico e al centro della terrazza c’è un grande vetro quadro che fa intravedere la piscina sotto.
Siamo dunque tornati per la cucina, perché questa era una meta radiosa della nostra guida e il cambiamento del cuoco ci ha imposto una verifica. Ora, chi si cura del servizio merita i nostri complimenti e quella sera ho voluto riassaggiare i tre vini Top, secondo me, di questa azienda che abbiamo nel cuore: il
Garda Chardonnay Meridiano 2021, che è decisamente pazzesco, vellutato, buonissimo. Il loro metodo classico pas dosè
Essenza color oro, ricco, cremoso, davvero grande e infine
Le Cime, il passito della maison che ricevette il riconoscimento di vino Top dei Top nel 2009 e fu un avvenimento.
L’azienda agricola Ricchi porta la data del 1930 e il loro slogan è:
“coltivatori di talento da generazioni”. Quindi nessun compromesso per raggiungere la qualità: in cantina, come nell’accoglienza. Ed è questo che colpisce.
In cucina c’è da pochi mesi
Damiano Montanari, che ha avuto esperienze in una scuola seria come gli Antoniazzi di Mantova. Iniziamo dunque con un
luccio tiepido in salsa mantovana con polenta gratinata (13 euro) che è ben fatto
ma che freschezza la
tartare di storione, con nuvola di riso e indivia rosa caramellata (13 euro) che si abbinava alla perfezione a quello Chardonnay.
Fra i primi, erano da manuale i
tortelli di zucca al burro versato e Grana Padano dei Prati Stabili. Radiosi.
Buoni anche i
sedanini all’uovo con capocollo, pomodorini gialli spadellati alla menta e scaglie di Grana Padano.
Il risotto era con il nostro brut con porri e pancia di maiale, ma c’era anche una Carbonara 1954 che la prossima volta non mi farò sfuggire (16 euro i primi).
Notevole fra i secondi (sui 20 euro) lo
storione beluga in pastella, anguria in due consistenze e finocchio agli agrumi;
eccellente il
tournedos di manzo agli aromi con patate novelle, maionese all’aglio nero e lime che ho abbinato al loro Garda Merlot “Carpino” 2016.
Altri piatti riguardavano tartare di limousine, petto d’anatra e roastbeef all’inglese.
E ora i dolci (7 euro): il ricco
bombolone al caramello salato
il
parfait al fior di latte e lavanda su crumble al cocco e frutti rossi.
Oppure una rinfrescante mousse di mojito con salsa di fragole. C’erano anche la millefoglie chantilly e cioccolato e la sbrisolona mantovana col Passito Le Cime.
Che dire? Una bella cena, che conferma il radioso della cucina precedente e che fa venire voglia di tornare. Bravi, bravi!
La Casina Ricchi
Via S. Rocco, 93
Cavriana (Mn)
Tel. 0376804177