Riabilitazione (?) del burro e caffè gourmet

14.11.2016

Burro sì o burro no? Burro “Ni”, rispondono gli esperti. Nonostante i diversi tentativi di riabilitazione del burro, un recente studio pubblicato su Jama Internal Medicine invita tutti alla prudenza. Secondo i ricercatori, infatti, sostituendo il 5% delle calorie derivanti da grassi saturi come burro, lardo, oli di cocco e carni rosse, con grassi insaturi contenuti, ad esempio, nell’olio d’oliva o nella frutta secca a guscio, il rischio di mortalità si ridurrebbe del 22%. (Corriere della Sera Salute) @ Dai rischi del burro a quelli delle cialde di caffè. Ad entrare in gioco, in questo caso, non la salute dei singoli ma quella dell’ambiente, dal momento che sono sempre di più le tonnellate di rifiuti derivanti dal caffè che il settore deve riuscire a smaltire. Un problema che ha spinto alcune città europee, tra cui Amburgo, a vietarne del tutto l’utilizzo di cialde e capsule, mentre in Italia è già partita la sfida tecnologica per riciclare e riutilizzare le “pasticche” in modo intelligente. (Libero) @ Intanto, anche il caffè cambia pelle e in tutta Italia si diffondono a  macchia d’olio nuovi modi di consumarlo. Tra le principali città dello Stivale, pioniera di questa nuova tendenza è Milano, dove caffè “speciali” possono gustarsi da Taglio, Caffè Pascucci o Moleskine Cafè. A Torino, monorigini etiopi e nepalesi in vetrina nel caffè-laboratorio Orso, mentre a Bologna Aroma organizza vere proprie lezioni di caffè e a Firenze la Ditta Artigianale di Francesco Sanapo propone i suoi caffè con estrazione a freddo. (La Repubblica) 

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