La rinascita di Porta Palazzo e le insidie dei cibi light

28.11.2017

Ostelli di lusso, osterie e ristoranti in piazza sul modello della Boqueria a Barcellona del Mercat San Miguel di Madrid. E’ questo l’aspetto che assumerà Porta Palazzo, il quartiere torinese che sarà riqualificato nel nome del cibo di qualità. Il nuovo polo avrà come punti di interesse la ex caserma dei Vigili del Fuoco, dove si insedierà un ostello a marchio "We" in collaborazione con Slow Food, il mercato del pesce e il Palafuksas, che diventerà la sede torinese del mercato centrale di Firenze. “Riqualifichiamo un luogo di Torino che sento più mio” ha commentato la sindaca Chiara Appendino alla presentazione del progetto. (Corriere della Sera) @ Ma sul Piemonte punta anche Riccardo Illy. L’imprenditore triestino a capo dell’omonimo gruppo ha annunciato di voler allargare lo stabilimento del marchio del cioccolato Domori, oggi con sede a None, ma anche di voler portare nel gruppo il Barolo. “Le offerte di cantine di qualità non mancano - ha spiegato - Per ora i prezzi sono molto alti, ma vedremo nei prossimi mesi se riusciremo a portare nel gruppo anche il re dei vini”. (Corriere della Sera) @ E per un’attività che si espande, un’altra annuncia di dover chiudere. E’ il caso del ristorante Il Grappolo di Alessandria; il locale aperto 111 anni fa in corso Monferrato abbasserà le serrande il prossimo 31 dicembre. Una decisione annunciata ieri, dopo 41 anni di attività, dal decano dei cuochi alessandrini Beppe Sardi, che con rammarico ha detto: “Smetto per ragioni di etica gastronomica; troppi locali con prezzi bassi e poca qualità”. (La Stampa) @ Non è tutto light quello che indica l’etichetta. Su La Verità il nutrizionista Nicola Sorrentino mette in guardia dalle insidie nascoste dietro alle etichette di cibi considerati “leggeri”. “Per mantenere le qualità organolettiche di questi prodotti - scrive - occorre aggiungere additivi, dolcificanti e conservanti come il sale (…) Ma il loro uso eccessivo può provocare vari disturbi. Per questo è bene usare con moderazione questi alimenti, controllando sempre le etichette”.

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