Risto-trend e sgarri (consentiti) alla dieta

25.02.2019

Dal lago di Garda a Parigi. Riccardo Camanini, chef del Lido84 di Gardone Riviera (BS), entra nella lista dei vincitori alla prima edizione di The World Restaurant Awards, il nuovo riconoscimento gastronomico mondiale. Il cuoco italiano si è aggiudicato il titolo nella categoria “Specialità della Casa” grazie alla sua Cacio e Pepe in vessìa, ovvero cotta nella vescica di maiale. “Un piatto ideato leggendo Apicio”. Mariella Tanzarella su Repubblica. @ Cenare in solitudine fa bene al cuore. Fino a poco tempo fa era una consuetudine solo nei luoghi di passaggio (Autogrill, stazioni etc), ma oggi “portarsi a cena fuori” diventa un’usanza sempre più incalzante, anche nei bistrot urbani. “In barba ai vecchi buontemponi che strutturano la propria giornata sulla base di un algoritmo che deve ineluttabilmente dare la somma di compagnia, sedere in solitaria non solo non fa di voi dei poveri sventurati, ma vi rende perfino trendy”. L’affondo di Fabrizio Barbuto su Libero. @ Il focolare domestico? Ora è al ristorante. Tra le tendenze in atto nel mondo della ristorazione vi è anche quella di rendere sempre più intimo e informale il rapporto tra clienti e chef. A Milano il primo a sperimentare la nuova formula è stato “Il Luogo di Aimo e Nadia”; una cucina aperta accessibile a chiunque voglia vivere la quotidianità del ristorante, per capire come nasce un menu. “Mia madre, cuoca, raccomandava di non ricevere ma accogliere. E io l’ho sempre fatto” racconta Aimo Moroni sulle pagine del Corriere della Sera. @ “Con zappe e trattori insegno la legalità”. Parola di Roberto Rappuoli, che nel Chianti dirige la prima scuola per contadini in Italia. E che su La Verità confida: “Ai ragazzi under 18 che hanno interrotto gli studi offriamo un’occasione di riscatto e facciamo capire che la parola mafia non va mai associata ai prodotti italiani. L’agricoltura è la professione del futuro”. @ Non sempre il successo di una dieta sta nella rigidità con cui si segue. Sul Corriere della Sera di domenica interviene la nutrizionista Carla Favaro, che assicura: “Qualche strappo alla regola nel weekend aiuta a stare a dieta”. @ La patata “biancona” di Oreno al centro del libro “L’oro di Oreno” dello chef Paolo Fumagalli. Un omaggio ai contadini che hanno reso grande questo prodotto che riporta la storia e le caratteristiche del tubero che ogni anno attira migliaia di turisti e che è raccontato anche in una bella recensione sulle pagine di Avvenire.

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