Ristoranti sotto la lente di Borghese, agricoltura verticale e il caviale amato da attori e poeti (meno dai re)

15.01.2018

Nei ristoranti trovo cibo scaduto, sporcizia e tante bugie”. Parola di chef Alessandro Borghese - da stasera di nuovo tv con la seconda stagione di Cuochi d’Italia e da domani anche su Sky Uno con 10 nuovi episodi di 4 Ristoranti - che su Libero confida a Donatella Aragozzini i retroscena più spiacevoli delle innumerevoli “ispezioni” nelle cucine dei ristoranti. “Se l’estetica è curata - spiega - di solito lo è anche la cucina. (…) Ma ciò che mi sorprende è che continuiamo a trovare roba scaduta nei cassetti, sporco o gente che mente sulla provenienza del cibo”. @ Si chiama Orthoponics ed è un sistema attraverso cui la produzione di cibo si trasferisce direttamente nelle città, in modo efficiente e sostenibile. Su La Stampa è da leggere la storia di Claudio, il giovane 25enne che alle porte di Roma ha lanciato questa start-up sperimentando l’agricoltura acquaponica e idroponica, che non prevede fertilizzanti e riduce del 90% l’utilizzo di acqua. Prossimo step: portare in città un sistema di coltivazione adattabile che permette di coltivare verdure biologiche su pareti verticali. @ Anche dagli alberi di Natale possono nascere i fiori. Dopo le vicissitudini di “Spelacchio” è finalmente partita la campagna di riciclo che vedrà re-impiegate le alberature cittadine utilizzate durante le feste. Di 3,8milioni di abeti, solo il 10% sarà rimpiattato, mentre il resto servirà per realizzare matite, complementi d’arredo e concime per i campi. (La Stampa di domenica) @ Caviale: il cibo degli zar che non piaceva a (tutti) i re. Su La Verità di sabato Morello Pecchioli ripercorre la storia delle uova di storione, non particolarmente amate da Luigi XV perché “troppo gelatinose” ma, al contrario, adorate da musicisti, attrici e premi Nobel tra cui Ian Fleming, Ernst Hemingway e Audrey Hepburn, che ne teneva una scatola in valigia per ogni colazione. @ Chi dorme (almeno) 8 ore per notte dimagrisce. Lo conferma uno studio King’s College di Londra, secondo cui potrebbero bastare 90 minuti di riposo in più ogni notte per mantenere la propria linea o addirittura perdere peso. Ma come? Le persone che dormono di più - spiegano i ricercatori - mostrano un minore interesse verso alimenti zuccherati e carboidrati e “chi indugia tra le lenzuola finisce tendenzialmente per scegliere cibi più sani nell’arco della settimana”. (Libero) @ Paolo Massobrio torna alla Prova del Cuoco. Da oggi e per tutta la settimana sarà con Antonella Clerici per giudicare i piatti delle squadre in gara. Appuntamento su Rai Uno a partire dalle 11.50.

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