Ristoratori in sciopero e gli italiani nei campi

05.06.2020

Ristoratori ancora sul piede di guerra. A decine, provenienti da tutta Italia, sono arrivati a Milano per accamparsi con le tende davanti all’Arco della Pace e dare seguito, a partire da oggi, al loro sciopero fiscale. “Tante promesse, ma le bollette di marzo, aprile e maggio le dobbiamo pagare senza sconti - hanno spiegato - Ci tolgano i tributi, non siamo limoni da spremere”. (Il Giornale) @ A conferma della crisi che sta vivendo il mondo della ristorazione è poi l’intervista a Marina Porotto, la barista genovese titolare di due locali che, a pochi giorni dall’apertura, su Qn confessa amareggiata: “Il distanziamento ci butta a terra: da 50 persone, ora posso ospitarne 25”. E ancora “I miei clienti sono calati del 70%, meglio fermarsi che andare in perdita”. @ Anche gli italiani si mettono in coda per raccogliere la frutta. Su La Stampa Domenico Sacchetto, presidente di Asprofrut e titolare di un’azienda agricola a Lagnasco (Cuneo), racconta il boom di richieste per lavorare nei campi da parte di italiani rimasti disoccupati a causa della pandemia. “Con loro non era mai successo prima: alcuni si sono presentati direttamente in azienda per chiedere lavoro”. Una mobilitazione confermata anche dalle associazioni agricole, che attraverso i loro portali hanno ricevuto 40 mila domande, l’80% delle quali provenienti da connazionali che non ha mai lavorato in agricoltura. 

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