“Torniamo anche domani?!”.
Ecco i tre validi motivi che ci hanno fatto esclamare all’unisono queste parole al termine della cena (e dopo un viaggio di un centinaio di chilometri per raggiungere il locale).
Primo: la cucina ispiratissima e di grande personalità, tra fantasia e tecnica sopraffina, del giovane talentuoso
chef Alessio Pezzilli, cresciuto professionalmente nelle cucine di autentici numeri uno come Larossa, Crippa, Scabin (solo per dirne alcuni).
Mimmo Marotta, il patron, con il giovane chef Alessio PezzilliSecondo: la professionalità e l’affabilità dei patron,
Mimmo Marotta e la moglie
Gabriella Ierace, capaci come pochi altri di farti respirare un’armonia coinvolgente e un'autentica ospitalità dal principio alla fine. Ma qui è d’obbligo una nota: Gabriella, che oggi si divide tra sala e cucina (dove è stata in “solitaria" fino a tre anni fa), dice ancora la sua tra i fornelli plasmando il menu in perfetta simbiosi con Alessio, e all’insegna di un’ispirazione che trae origine anche da un profondo aspetto che li accomuna: entrambi sono nati in Piemonte e hanno radici calabresi. E nei piatti, nord e sud si sposano alla grande.
Terzo: la
cura e l’
eleganza degli
ambienti, dove ogni elemento d’arredo, ogni colore, ogni punto luce, trova la sua perfetta collocazione e sintesi.
E allora, non resta che raggiungere l'intricato dedalo di stradine del
centro storico di Rivoli, alle pendici del Castello, e accomodarsi in questo locale accogliente e intimo, al contempo vivace.
Due i
menu da cui trarre ispirazione per la libera scelta dei piatti:
“C’era una volta” e
“L’Evoluzione”.
Dopo un’
insalata russa da urlo e un
morbido di broccolo, fonduta e polvere di cipolla tonda tostata quali entrée del primo menu,
citiamo il tonno di coniglio, pomodorini secchi e olive taggiasche (€ 14), l’ottimo macco di fave, sformato e servito su vellutata di bietole e pecorino romano (€ 14), l’uovo cotto a bassa temperatura su fonduta e asparagi (€ 15).
Tra i primi, ecco un superlativo
risotto carnaroli Riserva San Massimo con punte di asparagi (€ 18)
e golosissimi
gnocchi della Val Varaita al Castelmagno e polvere di caffè (€ 16).
Saporite e delicate le
polpette di fassone piemontese al sugo di pomodoro e profumo di basilico (€ 16)
in alternativa
ossobuco di vitello brasato al vino bianco con carciofi al forno (€ 20).
Del menu “L’Evoluzione”, citazione d’obbligo per due piatti da standing ovation!
“Il nostro plin ripieno di arrosto di vitello, servito con spuma di burro, salvia e Parmigiano Reggiano” (€ 20): esplosione assoluta di sapori con un'armonia “ commovente”;
e le costolette d’agnello al forno, cotte al punto rosa, carciofo, patate, punte di cime di rapa croccanti e crema di aglio nero (€ 25); in carta anche gli spaghetti di Gragnano in assoluto di limone sorrentino, gambero rosso di Mazara e pressing di bisque (€ 29), polpo in crosta di mais su vellutata di baccalà mantecato con patata (€ 24), e battuta di Fassone, crema di foie gras e lampone in due consistenze (€ 22).
Si chiude ancora una volta alla grande con i dolci (€ 9), declamati da Mimmo al tavolo:
gelato alla meringa, mousse di zabaione con terra di cioccolato e biscottini (foto sopra), bavarese al passion fruit con chutney di lampone e crumble,
panna cotta senza colla di pesce, cremino al gianduia salato, e frutti di bosco freschi.
Carta dei vini corretta con alcune chicche (quasi) introvabili altrove; unico appunto: potrebbe offrire, numericamente parlando, qualche referenza in più…. Si esce con il sorriso…e con il desiderio di tornarci la sera successiva!!! Scommettiamo anche voi?
Bistrot del Castello
Rivoli (To)
via Grandi, 30/b-g
tel. 011 9587648