La rivoluzione delle fattorie urbane e cucina regionale a stelle e strisce

10.02.2017

Agricoltura a chilometro zero per far rinascere i quartieri abbandonati. E’ l’iniziativa presa da un gruppo di volontari di Detroit, che vicino ai grattacieli della capitale dell’auto ha realizzato la prima “agrihood sostenibile” d’America, un quartiere agricolo urbano pensato con una fattoria al centro e per la produzione a chilometro zero. “Chiunque faccia parte della nostra comunità - spiega il direttore Jeffrey Pituch - può venire e raccogliere gratuitamente tutto ciò che vuole per il proprio consumo e per quello della famiglia”. Un modello già pronto ad espandersi, mentre la fattoria di Detroit pensa a come definire meglio i suoi spazi, trasformando anche un altro edificio abbandonato in un centro di ricerche comunitario, con caffè a Km0, classi per lezioni di cucina, agricoltura e scienza dell’alimentazione. (Sette) @ La cucina regionale americana? Esiste, ed è buonissima. Parola di Mario Batali, “profeta” della cucina italiana negli USA che nel suo ultimo libro, “Big American Cookbook” raccoglie 250 ricette scovate viaggiando per gli stati d’America, tra fattorie famigliari, diner e caffè. E che a Massimo Gaggi confessa: “Le specialità che mi piacciono di più sono quelle che derivano alla cultura degli immigrati, dal runza, il pasticcio del Nebraska, ai pierogi, i ravioli più famosi di Pittsburgh". (Corriere della Sera) @ Ostelli, bed & breakfast e stanze private in affitto, adieu. Dall’Avana arrivano le casas particulares. La nuova tendenza in fatto di ospitalità prevede sistemazioni con poche stanze e atmosfera (e cucina) casalinga. Un modello sempre più diffuso, che in Italia conta già esempi di tutto rispetto; dal Trovailtempo di Milano al Donna Coraly Resort di Siracusa fino al Lu Focaro di Fermo. Ne parla oggi il Corriere della Sera. @ Il Monferrato è la più grande Comunità Europea dello Sport. E’ stato presentato ieri dal gruppo di Monferrato on Tour il calendario di appuntamenti che per tutto il 2017 trasformeranno le colline piemontesi in un grande contenitore di eventi sportivi (e non solo). "Il nostro slogan è il Monferrato come luogo perfetto non solo per fare sport, ma dove vivere" ha affermato il segretario generale della Camera di Commercio di Alessandria, Roberto Livraghi, mentre per l’assessore al Turismo del Comune di Asti, Andrea Cerrato: “Sport, cultura dell'alimentazione, inclusione sociale e turismo per tutti in un territorio patrimonio dell'umanità trovano nella Community dello sport il giusto equilibrio per presentarsi al pubblico internazionale”.  (Ansa e La Stampa) 

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