Ricette stravolte come metafora dei tempi che cambiano. Ne parla oggi su Avvenire Paolo Massobrio, citando le querelle nate recentemente tra chef stellati e comunità locali circa la preparazione di ricette tradizionali. In questo tam-tam mediatico: “Qualcuno potrebbe pensare che la politica, l’impegno sociale e civile siano stati sostituiti dalle liti ai fornelli”. In realtà, continua Massobrio: “Questa diatriba su ricette e tradizione è come la vecchia storia della resistenza ai cambiamenti. Si cerca sicurezza in ciò che si conosce”. @ Poi Luciano Ferraro, che sul Corriere presenta i 14 migliori bianchi scelti da Wine Spectator per Opera Wine. In testa il Veneto e l’Alto Adige con tre vini, seguiti dal Friuli Venezia Giulia, premiato con due bottiglie storiche: il Vintage Tunina e Terre Alte. Solo un 11° e 14° posto, invece, per il sud. @ Sulle stesse pagine anche Roberto Perrone, che ambienta le sue Scorribande sugli Appennini intorno a Bologna, a Sasso Marconi, dove lo storico ristorante Marconi ha da poco cambiato volto, ma dove il pesce e i tortelli continuano ad andare a braccetto. @ Dai tortellini ai dumping orientali. Sul Corriere anche Angela Frenda, che descrive il carattere dei “cugini” di gnocchi e ravioli. Sono sempre più un cibo da preparare in casa grazie alla loro versatilità. I più gettonati tra i neofiti? Quelli fatti a mezzaluna. @ Poi Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti dell’Aromando Bistrot di Milano, mentre da bere consigliano l’Alata 2013 prodotto a Rocca Sinibalda (Rieti) dalla cantina Poggio Fenice. @ Su Espresso, Enzo Vizzari prova invece i piatti del ristorante Orsone di Cividale del Friuli, mentre per Altre Tavole consiglia Da Fifina di Bernalda (Mt) e Croix de Ville di Aosta. @ Cappero protagonista nel servizio di Camilla Baresani su Sette. Il “bocciolo sapido che nasce dai muri e muore sotto sale” è particolarmente diffuso in luoghi come Salina e Pantelleria e porta il Mediterraneo in ogni piatto. @ Italiani attenti al benessere. Su QN uno speciale di Carlo Cambi svela le nuove abitudini degli italiani, sempre più alla ricerca di uno stile di vita antistress. Tra le ultime tendenze, quella di rivolgersi a tisane e decotti o alla fitoterapia. Un italiano su cinque, infatti, si affida alla medicina alternativa, mentre due italiani su tre ritengono che le cure a base di erbe siano la vera frontiera dello star bene.