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Autunno tempo di verze. “Eppure nei ristoranti regna sovrana la pigrizia nel servire una semplice verza, magari stufata con un brivido d’aglio, un’acciuga e un po’ di aceto e vino rosso. Che è la cosa più buona del mondo”. Lo scrive su La Stampa Paolo Massobrio, declinando una ricetta a base di verze che in Piemonte va per la maggiore: i “capunet”. @ Ma sempre Massobrio, su La Stampa racconta anche la storia di Sergio Stevanato e della sua Tenuta Stella, che sui colli friulani regala vini come il Collio Friulano 2013 e il Collio Malvasia 2013, oltre a due brut metodo classico assolutamente da conoscere. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero rilancia l’utilizzo desueto delle uova a colazione “Escluse da molte tavole senza reali motivazioni scientifiche (...) Ma soprattutto sinonimo di colazione nella Terra di Israele, dove la shakshuka è un piatto nazionale”. @ Poi l’intervista di Rocco Moliterni a Tomeu Caldentey, chef del ristorante Bou di Maiorca, che a proposito della cucina locale dice: “Attinge tanto dal mare da cui siamo circondati, quanto dalla terra, dove alleviamo ad esempio i maiali”. @ Infine Edoardo Raspelli, che questa settimana recensisce i piatti del ristorante Zur Kaiserkron di Bolzano, con voto finale: 15/20. (La Stampa)@ APPUNTAMENTI Questa sera alle ore 20,30 presso il ristorante Blupum di Ivrea la cena degli auguri del Club di Papillon di Ivrea e del Canavese.