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14.07.2016

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio riporta la storia di Marco Tonini, il viticoltore che a Isera produce Marzemino e Brut che fanno rinascere la Vallagrina. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero racconta  nostalgicamente di quanto siano cambiati i ristoranti contemporanei rispetto al passato. “Oggi - scrive - l’azzardo è estinto a favore dell’organizzazione, dell’efficienza e della reperibilità che, a quanto mi avevano insegnato, è altro dall’arte. (…) Per non deludere il cliente, le preparazioni attendono al freddo, sottovuoto, di venire estratte dai sacchetti, per essere assemblate e rigenerate in padella o nel forno”. @ Rocco Moliterni intervista Maria Fernanda Di Giacobbe, chef venezuelana vincitrice del primo Basque Culinary World Prize che utilizza il cacao come simbolo dall’impatto positivo su tutta la catena alimentare. E che a proposito del suo successo dice: “In Venezuela siamo immensamente grati che il premio culinario basco abbia riposto tanta fiducia in noi”. @ Edoardo Raspelli recensisce i piatti del ristorante Miramonti l’Altro di Concesio (Bs) con voto finale: 18/20. @ Da non perdere, su Panorama, anche l’approfondimento di Fiammetta Fadda su “sua maestà” il granchio. “Il più raro è il King Crab - scrive - ma anche i suoi parenti più modesti sono una delizia”. Qualche esempio? Provate l’ Horseshoe Crab, dal carapace nero e rotondo che popola le spiagge di Staten Island o Pelham Bay, ma il Granchio Blu, che vive sulle coste della Florida, le Granceole e i Granciporri, due grossi granchi delle coste atlantiche amatissimi dalla cucina lagunare italiana. 

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