Rubriche & Appuntamenti

29.07.2016

Per quanto ormai da anni addomesticata nei giardini del nostro Sud, appartiene vistosamente ad un mondo diverso ed esotico, fatto di umidità tropicali e amplessi botanici”. Così, su La Stampa, Paolo Pejrone presenta la Podranea ricasoliana “Contessa Sara”, una pianta rampicante proveniente dal Sud Africa che oltre al colore rosa intenso si caratterizza anche per il forte profumo. @ Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro racconta la storia di Bruno e Bruna Giacosa, storici produttori di Barolo e proprietari di una delle cantine più celebrate d’Italia. Tanto che il loro Barolo del 1998 è stato servito nei giorni scorsi da “Roscioli” a Roma al re emerito di Spagna Juan Carlos. @ Sul Venerdì di Repubblica Gianni e Paola Mura descrivono i piatti della Locanda di Bu di Nusco (Avellino) e da bere consigliano il Franciacorta Extra Brut prodotto a Erbusco (Brescia) da Sullali, mentre su Espresso Enzo e Paolo Vizzari raccontano la cucina del ristorante D’O di Cornaredo e tra le Altre Tavole segnalano Da Ezio di Alano di Piave (Belluno) e Il Sorpasso di Ferrara. @ Consigli Alimentari per Caterina e Giorgio Calabrese, che su Sette celebrano il pesce. “Alcuni pesci sono magri, altri grassi - scrivono - Cibarsi di fauna acquatica procura benefici garantiti, ma è bene variare spesso la scelta”. Da preferire, tra tutti, alici, sgombri e sardine. @ Da leggere, su Sette, anche l’approfondimento a cura di Enrico Mannucci sulla cantina Argiolas di Serdiana (Cagliari). Una storia che abbraccia quattro generazioni e che deve il suo inizio alla figura di Giacomo Tachis, l’insigne enologo cui, negli Anni 80, i proprietari dei vigneti e delle cantine imposero una sola condizione: vitigni rigorosamente isolani e nessun innesto da fuori. @ Sempre su Sette anche il viaggio di Marzio G.Milan e Nicola Scevola alla scoperta degli Stati Uniti di oggi. Un percorso a tappe lungo il Missouri, da Kansas City a Omaha dove “In un oceano di pannocchie e solitudine si mettono in dubbio alcune certezze. E il visitatore europeo si trova costretto a rivedere molti stereotipi. A cominciare dalla questione Ogm”.

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