Rubriche

04.05.2017

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio presenta i vini piacentini di Elisabetta Montesissa, dove “Ogni bottiglia esprime una radicata identità, o meglio un ritorno al passato, che nella boschiva Val Chero è sempre stato il presente”. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero demonizza la cottura alla griglia delle verdure. “Soltanto se vi attira il ributtante - scrive - accettate di mangiare le verdure grigliate. Quelle insalubri strisce nere tatuate sulle verdure, sono una garanzia che il resto della polpa sia crudo e una ineluttabile condanna al mancato incontro con il sapore”. @ Quindi l’intervista di Rocco Moliterni a Fanny Herpin, la chef trentenne del bistrot Allard di Parigi che a proposito della sua cucina confida: “Faccio i piatti classici di un’istituzione parigina come è l’Allard, ma poi cerco di metterci del mio, a seconda delle stagioni e del mercato”. @ Altra sosta per Edoardo Raspelli, che questa settimana recensisce i piatti della Taverna La Cialoma di Pachino (SR) con voto finale 14,5/ 20. @ Ma interessante, su Panorama, è anche l’approfondimento di Fiammetta Fadda sulle “Cinquanta sfumature di bianco”, ovvero le molteplici declinazioni della mozzarella di bufala; dalla versione affumicata tanto amata dai campani agli straccetti, una variante cremosa che unisce alla mozzarella tagliata a strisce anche la panna di latte di bufala.

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