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25.02.2016

“Al nome di Umberto Eco, in questi giorni è stato legato anche qualcosa di giocoso: la bellecalda”. A scriverlo è Paolo Massobrio, che su La Stampa di oggi racconta la tradizione alessandrina legata alla farinata. “Altro non è che una torta di farina di ceci cotta nel forno a legna - scrive - Ha origini liguri, fino al confine con la Toscana, dove in Lunigiana prende il nome di Cecina”. @ E Massobrio su La Stampa racconta anche la sua ultima scoperta in fatto di vini, con l’Aglianico prodotto a Montemarano (Avellino) da Roberto Sanseverino e Raffaele Fabbrocini. @ Sulla stessa pagina Doctor Chef Federico Francesco Ferrero scrive del bollito e della minestra di ortiche preparati a Milano in un locale che è uno “Scrigno del passato, dove si mangia presto” e dove solo se si passa la rigida selezione di Gianni ci si può accomodare nella storia. @ Poi l’intervista di Rocco Moliterni a Daniel Rose, chef dello Spring di Parigi che racconta: “Da Paul Bocuse ho imparato che la generosità è la chiave di ogni successo”. @ Edoardo Raspelli recensisce i piatti del ristorante Ristofante di Alzano Lombardo, con voto finale: 14,5/20, sosta consigliata anche da GattiMassobrio. @ Infine Bruno Vespa, che su Panorama racconta dei Tignanello, il vino con cui Giacomo Tachis “Ha elevato l’enologia toscana tra le eccellenze internazionali”. 

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