Quella del Ristorante Monviso a Saluzzo è una storia di coraggio e lucida follia che spinse nel 2012 Daniele Palazzo e Valentina Valvason, rispettivamente 23 e 21 anni allora, ad acquistare quello che era un bar poco curato di fronte alla storica ex caserma Mario Musso, per poi ristrutturarlo e farlo diventare il loro ristorante dei sogni.
La notizia è che ci sono riusciti e non perché qualcuno gli abbia regalato nulla, ma perché la forza di volontà sa produrre risultati straordinari, quando è accompagnata dalla bravura. Come nel caso di questa coppia che sorride alla vita e alla cucina che, anche in tempo di pandemia non si è arresa e ha continuato a proporre la propria cucina, con i piatti di Daniele, chef piemontese con esperienze in Veneto dove ha imparato ad amare la cucina di pesce. E poi la cortesia di sua moglie Valentina, originaria di Lignano Sabbiadoro, aspirante sommelier.
Entrati nel locale veniamo subito colpiti dall'atmosfera che richiama al passato con gli antichi affreschi a vista e tocchi sapienti di contemporaneo, in un incrocio tra moderno e classico, per non dimenticare le origini guardando al futuro.
Anche nel recente – e speriamo passato definitivamente – tempo di lockdown la coppia non è rimasta senza far nulla: ha ridipinto l'arredamento, per rendere ancora più personale il ristorante e si è adoperata creando da zero un orto in cui coltivare tutte le piante aromatiche e gli ortaggi da utilizzare nei propri piatti. Attraversando la strada, dietro ai muri della caserma, c’è poi un dehors dove cenare soprattutto la sera.
Parlando dei piatti, ogni sosta al ristorante Monviso vi colpirà per la bontà delle portate e la cura meticolosa delle preparazioni. La cucina proposta da Daniele ha una visione giovane, con le materie prime al centro della scena, utilizzate per dare vita a
piatti del territorio rivisitati sfruttando tecniche di cottura moderne come la
bassa temperatura. A cominciare dalle
entrée che sono degli sfiziosi cicheti dei bacàri veneziani ma realizzati con ingredienti piemontesi. Ovvero 4 crostini di pane in cassetta con ricotta della valle Po, granella di pistacchio, pomodoro secco; pancetta cotta, senape; mortadella e marmellata di peperoni fatta in casa; burro, acciughe, bagnetto verde.
Ci ha poi colpito il
totanetto scottato con purea di patate dolci e guazzetto realizzato con la sorpresa della provola affumicata.
È sempre buono il pescato del mercato: ogni giorno dalla pescheria di fiducia Daniele seleziona i pesci migliori. Nel nostro caso abbiamo avuto il piacere di assaggiare l'ombrina e uno splendido
polpo in 3 cotture che ci ha conquistato, croccante all'esterno e morbido dentro grazie a una preparazione che richiede due giorni di lavoro: viene prima bollito in acqua e vino, marinato e poi scottato alla griglia.
Abbiamo anche voluto provare alcune portate di terra, come per esempio i buoni
ravioli con ripieno dell'orto e pesto trapanese preparato con pomodorini, mandorle e grana.
Tra gli altri piatti in menu ricordiamo lo spaghetto quadrato con vellutata di prezzemolo e colatura di alici; la tagliata di cappello del prete con contorno di verdure dell’orto e la sua salsa.
Da applausi la
cantina in costante aggiornamento, curata in modo dinamico prevalentemente da Valentina, che attualmente conta
130 etichette e serve volentieri a bicchiere.
Una cena deliziosa che abbiamo concluso con l'assaggio di 3 dolci, uno più buono dell'altro: la panna cotta con karcadè e cioccolato fondente (buonissima); la
crostata con mirtilli freschi della Valle Po e infine la
cupoletta di cioccolato bianco farcita con bavarese al gianduia e nocciole. Tutto eccellente, bravi Daniele e Valentina!
Ristorante Monviso
Via Donaudi, 68
Saluzzo (Cn)
tel. 0175 211975