Il cuore veneto batte per l’osteria e anche i locali di moderna concezione seguono la traccia. Delle nostre visite è stato interessante imbattersi in questa Hostaria di via Roma (Via Roma, 89 - tel. 049 9462301) a San Martino dei Lupari (Pd), lungo la via che attraversa il paese.
Quando entri, l’ambiente è gioiosamente osteriesco con una veranda colma di ninnoli, bottiglie di vino, persino un’antica bicicletta appesa. Hanno un menu invitante e ghiotto e una selezione scritta di vini a bicchiere, estensione della loro carta con ottime etichette.
Ricco e ricercato il cestino del pane; siete in un ambiente persino romantico, caldo. Chi ci serve è gentile e preparata, il cuoco Fabio Mason, ogni tanto esce dalla cucina porgendo direttamente il piatto agli ospiti.
Agli antipasti da provare la piovra arrostita “in pignatto” con crema di patate, olive taggiasche e polvere di capperi, accanto a flan di rosoline e ricotta fioretta cotto al vapore su fonduta di Grana Padano; tartare di manzo; scampetti crudi al profumo di arancia, zuppa di burrata e pistacchi; mantecato di gransoporro al rosmarino e polenta veronese.
Soavi gli gnocchi di patate e farina di riso agli asparagi bianchi, vongole, gamberi (anche se fin troppo ricco). Quindi tagliolini al tartufo nero dei Berici; pappardelle al ragù di Chianina; spaghetti di grano duro al pesto di olive e tartare di gamberi.
Grandiosa la coscia d’oca croccante cotta 26 ore lentamente e puré di patate tartufate (la specialità della casa). Buona la “mortadella” di coniglio disossato con lardo, pistacchi e asparagi grigliati. Trionfano anche il fritto di calamari e scampi e il baccalà alla vicentina. E poi un piatto per carnivori (entrecôte) e uno per vegani (burger di ceci).
Ottimi i dolci: il clafoutis di ciliegie, da manuale, e il tiramisù dell’Hosteria (buonissimo, freschissimo) servito in un coreografico vasetto. Poi millefoglie calda con crema pasticciera; malfatto di meringa; cremoso al cioccolato bianco e yogurt. Una bella sosta: da ritornare.