Scoperte sul Covid, crisi della carne e il piano del Parmigiano Reggiano

19.06.2020

Tracce di Covid nelle acque reflue di Torino e Milano già prima di Natale. Lo ha scoperto l’Istituto Superiore di Sanità, rimandando a uno studio in via di pubblicazione che ha analizzato le acque di scarico raccolte in tempi non sospetti e decisamente antecedenti rispetto alla manifestazione del Covid in Italia. Una “scoperta intrigante” che secondo il professore Giovanni Di Perriapre a speculazioni inattese” ma che getta anche nuove ombre su tutta una serie di fattori, a partire dal tasso elevato di polmoniti registrate lo scorso autunno nel Nord Italia. “Aver appurato che a Milano e Torino il virus circolasse già a dicembre - spiega poi il virologo Fabrizio Pregliasco - dovrebbe mettere fine alle polemiche sulle responsabilità dei servizi sanitari delle regioni del Nord, travolte dall' iceberg emerso quando l’epidemia era ormai dilagata”. (La Stampa) @ La concorrenza sleale dei tedeschi fa crollare a picco i nostri macelli. Il focolaio di Coronavirus in uno stabilimento di carne in Germania alza il velo e accerta il sesto caso nel Paese. Non a caso, a Berlino vengono fatti meno controlli e si impiegano lavoratori precari provenienti principalmente dall’Est Europa, che si spostano da un macello all’altro in condizioni e standard di lavoro promiscui. E da noi il settore perde fino al 41% dei ricavi. L’approfondimento di Carlo Cambi su La Verità. @ Intanto, in Francia la bistecca è tale solo se di carne. Lo prevede una proposta di legge adottata dai deputati francesi lo scorso 27 maggio, che impedisce ai prodotti a base di proteine vegetali di essere definiti dalle parole steak (bistecca), saucisse (salsiccia) ed escalope (cotoletta). Una decisione che si rivela strategica per la filiera della carne, che da anni è impegnata per cercare di evitare la confusione in un mercato che vale 35 miliardi di euro. (Italia Oggi) @ Il Parmigiano Reggiano congela 320 mila forme per arginare il crollo dei prezzi (-32% da agosto 2019) e scongiurare i dazi di Trump, oltre all’effetto del Covid-19. Una situazione critica che ha convinto il Consorzio di tutela a scendere in campo con un piano di emergenza che andrà all’approvazione dei soci nell’assemblea del prossimo 24 giugno. Una volta confermato il progetto, il Consorzio si occuperà di proseguire la stagionatura e immettere con gradualità le forme sul mercato, non appena le condizioni saranno tornate favorevoli. (Repubblica)

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content