Tra le caratteristiche che dicono del valore di un locale, l’affidabilità, la costanza qualitativa. Mai come ora, in cui si assiste a un carosello senza fine di nuove aperture e repentine chiusure, e in cui la giostra dei cuochi è a dir poco vertiginosa, il procedere sereno, e sempre in meglio, di una osteria, trattoria, wine bar, agriturismo o ristorante è segno di buona salute di quell’attività. Magari il passo non sarà quello fulmineo alla Marcel Jacobs, ma la ristorazione non è una gara di velocità. L’importante è far bene, e crescere nel tempo. I risultati, così, arrivano. Tra le realtà che abbiamo visto seguire questo percorso, l’Osteria dei Fauni. I titolari sono Chiara Cattaneo, un diploma all’Istituto alberghiero Vespucci di Melzo e diverse esperienze nel settore, e Michael Filosa, per tutti Mike, americano, laureato in Restaurant Management alla Drexel University di Philadelphia. Si sono conosciuti al Due Spade di Melzo, lavorando con il grande Christian Di Bari. Insieme, poi, si sono trasferiti negli Stati Uniti dove han lavorato per qualche anno. Quando si è presentata l’occasione di tornare in Italia, non ci han pensato due volte, e, rientrati in Lombardia, hanno intrapreso questa avventura a Segrate, di cui fummo i primi a parlare. Qui, subentrando a titolari che dopo anni di successi avevano concluso la loro gestione in tono minore, non han fatto i fenomeni, ma dimostrando maturità e idee chiare, con pazienza si son fatti conoscere, riuscendo nella non facile impresa di recuperare la clientela di habitué che si era allontanata. Del carattere che hanno, poi, ha detto come hanno affrontato il biennio segnato dalla pandemia, quando, con coraggio, per tenere vive le relazioni create con i loro ospiti, si son rimboccati le maniche, e hanno avviato un pregevole servizio di consegna a domicilio di piatti e vini. Ora, da mesi, hanno ripreso il loro cammino e i tavoli pieni sono il segno che la “semina” fatta dà frutti.
L’ambiente è curato, e nelle due salette, una alla destra e una alla sinistra del banco bar, o nel piacevole dehors sotto ai portici, ci si sente a casa. Chiara, solare e attenta, ha l’accoglienza nel sangue, e muovendosi tra i tavoli assicura la puntualità del servizio, che è ben gestito con chi l’aiuta in sala, occupandosi anche della cantina, che ha buona selezione di etichette e invitanti proposte a bicchiere, che potrete scegliere dal menu dove per ogni piatto è suggerito un vino in abbinamento.
Da un menu che rispetta la stagionalità delle materie prime, e quindi, ora che è tempo di funghi, li valorizza, come antipasto potrete provare la crostatina di porcini con salsa al Parmigiano Reggiano, ma anche la crema di patate e porcini con i crostini.
Altrimenti, è sempre un buon inizio il fegato grasso d'oca in torcione con pan brioche, mostarda di pere. Tra i primi, il piatto firma, ossia il riso alla monzese al salto con fonduta di Taleggio.
In alternativa, spaghetti di Gragnano con sarde uvette aneto e colatura di alici.
Ora interessanti anche le tagliatelle di pasta fresca con i funghi porcini o con il tartufo bianco. Secondo? Crudo di fassona piemontese battuta al coltello e tartufo bianco o costoletta di maiale iberico con patate dolci e salsa di cognac e pere.
Un buon tortino al cioccolato il dolce finale di una sosta che vi confermerà che qui starete sempre bene!
Osteria dei fauni
Via Turati, 5
Segrate (MI)
tel. 0226921411