Sembra celiaco ma non è, sigilli ad Assunta Made e la moda degli "api-hour"

10.05.2017

Boom dei celiaci per moda. Sono 6 milioni gli italiani che abitualmente consumano cibo per celiaci, ma senza averne bisogno. Lidia Catalano su La Stampa declina l’inarrestabile ascesa della filosofia “gluten-free”, che attira proseliti in tutto lo Stivale regalando all’Italia la fascia di “Reginetta dei no glutine per moda”. Una tendenza che non giova alla salute e neppure al portafoglio ma che si è estesa anche a livello europeo, dove i cittadini “sani” che seguono una dieta totalmente o parzialmente gluten free sono già il 10%. In Italia, invece, i casi di celiachia accertati sono 190mila: per due terzi si tratta di donne e l’intolleranza è più diffusa nelle regioni del Nord. @ Tempi duri per Assunta Madre; il ristorante capitolino dei vip è stato messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza e il titolare Gianni Micalizzi è stato arrestato con le accuse di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di provenienza illecita. (La Stampa e Il Corriere della Sera) @ Sempre in tema, la Coldiretti ieri ha diffuso una nota stampa in cui ha segnalato che sono almeno cinquemila i locali della ristorazione del nostro Paese nelle mani della criminalità organizzata, che approfitta della crisi economica per penetrare in modo sempre più massiccio e capillare nell’economia legale. “L’agroalimentare - scrive Coldiretti - è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone. Le attività ristorative sono molto spesso tra gli schermi “legali” dietro i quali si cela un’espansione mafiosa sempre più aggressiva e sempre più integrata nell’economia regolare” @ Produrre miele in casa è meno difficile del previsto e sempre più spesso, sui balconi delle grandi città, spuntano alveari con cui si produce miele in proprio. Una moda che si sta diffondendo a Milano e che ha già coinvolto città europee come Londra e Berlino, che può rivelarsi utile per svariati motivi; allevare api aiuta infatti a proteggere l’ecosistema, fa risparmiare e rilassa. A Milano sono giù 35 le persone che hanno preso parte al primo corso per allevare api. E il prossimo appuntamento è previsto in autunno. (Libero) @ Ma ad Asti, il miele di bosco prodotto dalla cooperativa Abello è stato scelto dal marchio elvetico della GDO Migros per l’inserimento nei supermercati del gruppo. Si tratta di un particolare tipo di miele conosciuto anche come “miele di melata”, che si distingue dagli altri mieli prodotti per il processo di raccolta effettuato dalle api, non molto indicato per dolcificare alimenti e bevande, ma perfetto con il pane, i formaggi e consumato come dessert. Su ilGolosario.it il nostro approfondimento.

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