Cesarini Sartori

28.05.2024
Wine Tour
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Testo Wine Tour
Essere 'bastardo' da queste parti ha un significato particolare: vuol dire esaltare le peculiarità di un territorio che sa riversare nel calice grandi profumi, gusti, sensazioni, ricordi ed emozioni. Chiara e Alice, la seconda generazione, hanno avviato nel paese natìo Bastardo un progetto incentrato su sostenibilità ambientale e ricerca scientifica. Cesarini Sartori, azienda attiva dal 2001, oggi rappresenta genialità, sostenibilità e tecnologia, grazie alla quale viene minimizzato l’utilizzo della chimica sia in vigna sia in cantina. Ne nascono vini naturali di alta qualità con un contenuto minimo di solfiti (che non danno fastidio alla testa né allo stomaco). Rimane importante anche il lavoro manuale: la raccolta viene fatta a mano, così come la lavorazione della terra attorno alle viti e la selezione su tavoli vibranti dei grappoli e poi degli acini. Il risultato di questo grande lavoro sono vini unici, quali l’iconico Rossobastardo (da uve sangiovese, merlot, cabernet e un vitigno autoctono umbro surmaturo), ma anche il passito Semèle, il Sagrantino di Montefalco Docg 'Villarode' e il Montefalco Rosso Riserva Doc 'Ripenere', nostro Top Hundred già nel 2013. Su prenotazione è possibile organizzare degustazioni con visite guidate di questa realtà iconica e sempre in evoluzione del panorama umbro.|Servizi: - sala congressi (200 posti) - animali di piccola taglia ammessi
CAP
06035
Regione
UMBRIA
Provincia
Perugia
Comune
Gualdo Cattaneo
Indirizzo
loc. Purgatorio Torri di Barattano
Telefono
074299590
E-mail
info@rossobastardo.it
Website
http://www.rossobastardo.it
Simboli
top hundred,wine tour

Rossobastardo (r - sangiovese, merlot, cabernet, vitigno autoctono) - Montefalco Rosso - Sagrantino Montefalco 'Villarode' - Sagrantino 'Amedeo' - La Randa (b - grechetto, sauvignon) - Grechetto (b - grechetto, sauvignon) - Peperosa (rs - sangiovese, sagrantino) - Sagrantino Passito 'Semele'|TOP HUNDRED Montefalco Rosso Riserva 'Ripenere'

Clicca qui per leggere l’articolo di Paolo Massobrio uscito su La Stampa nel 2014

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