I tedeschi amano gli spaghetti. La cucina italiana è la prediletta dai vicini teutonici, che reduci da decenni di autarchia gastronomica con osterie dominate da piatti nazionali, provano il piacere di andare al ristorante per gustare (anche) cucine da oltreconfine. E così, accantonati würstel, bouletten e zuppe di patate, sempre più spesso scoprono gli spaghetti - che dicono essere “alla bolognese” - per la cui preparazione si prendono però ancora delle licenze. L’affondo di Roberto Giardina su Italia Oggi. @ Nell’anno in cui il Negroni compie 100 anni, anche QN dedica un approfondimento con la storia e alcuni aneddoti curiosi legati all’aperitivo italiano più famoso e bevuto al mondo, inventato a Firenze nel 1919 su richiesta del conte Camillo Negroni. Amato da personaggi celebri come Orson Welles, va però preparato con un pizzico di creatività e il trucco non è “mescolare e basta” i suoi ingredienti, ma “alzare il ghiaccio dentro un highball, il bicchiere a forma cilindrica". @ Dal Negroni al tè, sempre meno british ma sempre più amato anche in Italia, tanto che nelle grandi città si moltiplicano le sale dedicate alla bevanda “regina del mondo”; dal Camellia di Torino al Babington’s Tea Room nella Capitale. (Il Venerdì di Repubblica) @ E a proposito di locali, è tutta da leggere, sul Corriere della Sera, la storia dell’Enoteca Naturale che a Milano, negli spazi di Emergency al Ticinese, promuove progetti di inclusione sociale. Un trend particolarmente sentito nel capoluogo lombardo, dove sono molte le realtà che uniscono la piacevolezza del vino ai progetti di solidarietà. Tra questi Rob de Matt - che abbiamo premiato all’anteprima di Golosaria Milano - Bistrolinda e Jodok.