Gli italiani in tema cibo hanno un comportamento duplice: amano sperimentare fuori casa, ma negli acquisti domestici prediligono la tradizione e i prodotti a chilometro zero. A dirlo un’indagine Community Media Research realizzata per La Stampa in occasione di Expo. @ Lo spreco di cibo continua a imperversare e in Europa ed è destinato a crescere ulteriormente, fino al 40% nei prossimi 5 anni se non si interviene in modo efficace. Tra i Paesi spreconi l’Italia è al secondo posto con 108 kg pro capite. Peggio di noi solo l’Inghilterra (110 kg), secondo i dati trasmessi dal Barilla Center. (Repubblica) @ Intanto il terzo paese europeo più sprecone, la Francia prova a combattere lo spreco con delle norme obbliganti. Ieri è stata approvata all’unanimità dal Parlamento francese la legge che obbliga i punti vendita superiori ai 400 metri quadrati a regalare l’invenduto o i cibi in scadenza ai poveri attraverso accordi con associazioni caritatevoli. La norma, approvata all’unanimità, prevede multe fino a 450 euro per chi sgarra. @ La piadina romagnola continua a dividere. I chioschi sono in rivolta contro l’Igp: le norme rischiano di azzerare la tradizione. E ora chiedono un referendum contro il marchio. (QN)