Spreco di cibo in scadenza, caffè in orbita e il cibo che ci salverà

17.05.2021

Lo spreco di cibo è in scadenza. La tecnologia avanza anche nell’agroalimentare. A firmare una delle ultime novità è la startup torinese Ek Service, che sta mettendo a punto il progetto iThanks, un’app-assistente digitale che monitora il ciclo di vita dei prodotti sugli scaffali della Gdo. L’idea vuole trovare rimedio a un problema riscontrato nei supermercati, cioè la necessità di verificare manualmente, due volte alla settimana, le date di scadenza dei prodotti sugli scaffali. “Così diamo valore all’invenduto”, racconta sul Corriere della Sera il Ceo dell’azienda Marco Cartolano. @ Prosciutti senza l’origine se confezionati al supermercato. E’ quanto segnala Attilio Barbieri, che su Libero di domenica torna sull’origine dei prodotti in etichetta e spiega come i salumi lavorati direttamente dal produttore devono dichiarare il Paese e la provenienza dei suini, mentre quelli porzioni in negozi, super e ipermercati possono evitarlo. @ “Abbiamo portato in orbita il caffè. Ora puntiamo alla Luna e a Marte”. Su La Stampa parla David Avino, fondatore dell’azienda di ingegneria spaziale Argotec divenuta celebre per aver portato l’italianissimo espresso in orbita grazie a una macchina a capsule messa a punto nei laboratori torinesi in collaborazione con Lavazza. Avino parlerà di “Evoluzione delle esplorazioni spaziali e centralità del made in Italy” anche domani, nel corso di una serata organizzata dal Rotary di Acqui che sarà trasmessa in streaming su Zoom. (La Stampa) @ Su Repubblica Torino è tutta da leggere anche l’intervista a Paolo Pejrone, architetto paesaggista che racconta: “La mia infanzia, oltre che faticosa, è stata piuttosto solitaria. Non avevo argomenti in comune con gli altri bambini: loro parlavano di calcio e io di ravanelli”. E ancora: “Ho preso subito le distanze dalla mia famiglia, trascorrevo la maggior parte del mio tempo con il nostro giardiniere: è stata la mia salvezza”. @ “Il cibo che ci salverà”. E’ il titolo del volume che domani, alle 15, la giornalista Eliana Liotta presenterà per il Centro congressi dell’Unione Industriale. “Noi siamo quello che mangiamo - spiega la Liotta sul Corriere della Sera - e soprattutto, quello che mangiamo può cambiare il mondo. Il cibo che ci salverà è innanzitutto quello consapevole. Nulla è vietato. Non è detto che uno debba per forza essere vegano o vegetariano. Non credo alle regoline”. @ Dal tribunale alla campagna per diventare vignaiola. Sul Giornale trova spazio la storia di Roberta Bricolo, la vignaiola che a Gorgo, vicino a Verona, ha abbandonato una carriera da avvocato per dedicarsi al vino nella cantina ereditata dai genitori. E ora i suoi vini sono scelti dalle business class delle compagnie aeree più lussuose del mondo. Nel 2020 il suo bianco è stato Top Hundred di Golosaria. @ Una storia in rosa è anche quella di Paola Mogliotti, la veterinaria alla guida del Centro Apistico del Piemonte che cura i campi con le api con l’obbiettivo di fare un’agricoltura più sostenibile. E spiega: “Le api sono le regine dell’economia”. @ Lunga vita ai cuneesi. Le praline “made in Cuneo” che fanno sognare i golosi di tutto il mondo compiono un secolo e festeggiano con una De.Co riconosciuta a nove pasticcerie della città. (La Stampa) @ La ripartenza gioca la carta di Barolo. E’ la Città Italiana del Vino 2021 e lo scorso sabato al Wine Museum di Barolo ha inaugurato un anno di iniziative e festeggiamenti. L’idea è quella di partire da subito con le prime esposizioni temporanee che saranno fatte girare nei castelli di Langhe e Roero, mentre a luglio e agosto sarà la volta di iniziative tra i “vigneti aperti” e Calici di Stelle. L’approfondimento di Roberto Fiori su La Stampa.

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