Domenica 30 luglio nella corte di Palazzo Volta a Cella Monte, sede della Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, approderà Suoni e canti dei mari e delle terre del mondo per un nuovo evento/percorso volto a scoprire l’identità del territorio piemontese, nell’ambito dei percorsi degli Ecomusei Palcoscenico Naturale in collaborazione con Piemonte dal Vivo. Il progetto, nato e sviluppato da Piemonte dal Vivo in sinergia con la Regione Piemonte, Abbonamento Musei e la Rete Ecomusei Piemonte, mira a promuovere gli spazi culturali e alcune forme di teatro, facendole incontrare al di là della performance, per stimolare la partecipazione attiva delle comunità locali.
Un appuntamento anche volto a sensibilizzare i cittadini nei confronti degli ecomusei, quali patrimoni artistici condivisi e strumenti culturali di riconoscimento dei valori e della storia di un territorio, nonché di cura e di rigenerazione dei luoghi, per favorire la partecipazione e la trasmissione di saperi e di progetti innovativi, in particolare, alle nuove generazioni.
La giornata si aprirà la
mattina (ore 10,30) con il “
Laboratorio di tamburi del Mediterraneo”, con attività che ruotano intorno ai tamburelli del sud d’Italia, ai tamburi africani, mediorientali e sudamericani, quindi, ai ritmi tradizionali, rituali e popolari a cura di Simone Campa e dei percussionisti dell’
Orchestra di Terra Madre. Il laboratorio è adatto a tutte le età ed è a ingresso gratuito, con massimo 30 posti disponibili. Info e prenotazioni:
info@ecomuseopietracantoni.it – 3429417891. Alle ore 17,30 seguirà il concerto “
Simone Campa & Orchestra Terra Madre”, un’alchimia di musica, cantanti e percussionisti da ogni latitudine del mondo per dare voce e diffondere il messaggio internazionale del dialogo, della conoscenza e del rispetto. La direzione musicale e le produzioni sono di Campa. Costo d’ingresso: euro 5. Prevendita:
vivaticket.com; oppure: in loco da un’ora prima dell’inizio.
«
Piemonte dal Vivo tornerà a mettere in risalto le peculiarità dei singoli territori, affinché questi possano sperimentarsi come spazi di cittadinanza attiva e luoghi di pratiche educative e culturali» dichiara
Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo.