È il maiale (di cui non si buttava via niente) il re della tavola in Carnia, incontaminata terra friulana di monti e vallate: aveva un ruolo di assoluto rilievo nell’economia contadina di un tempo e, con i prelibati salumi ricavati dalle sue carni, ha oggi un posto in primo piano nella gastronomia.
Antica e sapiente, l’attività dei norcini (i purcitars) si è tramandata da generazione a generazione e costituisce un vanto di questa terra, dove sono attive macellerie e piccoli laboratori artigianali che producono salumi di assoluta qualità.
Fums, profums, salums
La prima domenica di marzo (quest’anno il 3 marzo) il caratteristico borgo di Sutrio, ai piedi del monte Zoncolan, dedica ogni anno un’animata festa del gusto, Fums, profums, salums. Il paese si trasformerà in laboratorio di sapori e profumi, dove si scopriranno e confronteranno fra loro i genuini salumi tipici di questi monti - salami, musét (cotechino), pancette, prosciutto crudo e altro ancora - e si gusteranno piatti della tradizione di cui sono ingrediente.
Aziende e macellerie di tutta la regione state invitate a concorrere per il titolo di Miglior salame del Friuli Venezia Giulia, individuato da una giuria di esperti. Nell’Ort di Sior Matie, nel cuore di Sutrio, sarà possibile degustare i loro prodotti e, nel pomeriggio, sarà proclamato il vincitore. La proclamazione farà seguito a uno show-cooking durante il quale gli chef Pietro Toffolo de Piante della Trattoria da Nando di Mortegliano e Giacomo della Pietra dell’Osteria da Alvise di Sutrio realizzeranno due piatti della tradizione norcina rivisitati in chiave moderna.
I segreti del fumo e dei purcitars
La varietà dei salumi in Carnia si è creata nel tempo grazie alle sue caratteristiche morfologiche: l’isolamento dovuto alle montagne e alle vie di comunicazione disagevoli ha fatto sì che quasi ogni paese avesse il proprio segreto nel prepararli.