Taglia e brucia, dieta mediterranea e la pizza (fritta) da record

25.05.2018

Una delle tecniche più innovative dell’agricoltura contemporanea risale a più di mille anni fa. Lo sanno bene nel Nord del Giappone, dove i contadini hanno riabilitato l’antico metodo del “taglia e brucia” (yakihata). Seguendo antichi rituali tramandati tra generazioni, tagliano e bruciano la vegetazione sui pendii dei rilievi per rendere la terra dei campi più coltivabile in futuro. Il segreto: il terreno è fertilizzato dalla stessa cenere e i prodotti sono migliori. (Il Giornale) @ L’italiano e lo Zar (degli spumanti): una strana coppia per il Cremlino. Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro annuncia la nuova collaborazione tra l’enologo italiano Riccardo Cotarella e l’ex candidato alle presidenziali di Mosca, Boris Titov, chiamato “il re dello Champagne” perché dal 2006 è anche azionista del gruppo Abrau Durso, la cantina che fornisce i vini a Putin. @ La dieta mediterranea va forte in Svezia. La diffusione di grandi catene di fast food e il dilagare del cibo spazzatura ha rimescolato le carte in tavola. E in tutta Europa i Paesi con un maggior tasso di obesità sono gli stessi che hanno visto nascere la dieta mediterranea. L’allarme arriva dietologi, che riportano dati significativi: il tasso di obesità nei bambini di Grecia, Spagna e Italia è del 40%, mentre oscilla tra il 5 e il 9% in Paesi come la Norvegia, la Lettonia e la Danimarca. (Il Giornale) @ Pizza fritta da record: arriva da Napoli quella più lunga del mondo. Il primato è stato raggiunto in occasione della fiera Tuttopizza, dove 60 pizzaioli hanno presentato una pizza di 7.15 metri, realizzato con 1.500 litri di olio, 123,5 chilogrammi di impasto e 7 chilogrammi di pomodoro pelato. (QN)

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content