Tagliatelle autococenti e il cibo che invita alla convivialità

26.09.2018

Tagliatelle e lasagne che si cuociono da sole. E’ l’invenzione (brevettata) di Sabrina Nazzari, la pastaia di Lodi che incrociando grani antichi, sperimentando farine e incrociandole con nuove varietà ha codificato due tipologie di pasta che, con l’aggiunta di sugo, in due minuti sono in grado di cuocersi da sole. La “Pasta Sabrina” al momento è un prodotto esclusivo prodotto alla “Gallina Felice” di Casaletto Lodigiano, ma ha già interessato un gruppo di ricercatori intenzionati a dar vita a una start-up da esportare in tutto il mondo. (Corriere della Sera) @ “Le stelle non contano. Nella mia cucina preferisco la sostanza”. A parlare è Claudio Sadler, il decano dei cuochi milanesi che sulle pagine del Giornale racconta a Mimmo Di Marzio i suoi primi 35 anni ai fornelli. E aggiunge: “Ora è cambiato tutto. Prima contava solo il merito, adesso è corsa alla Michelin. Il pubblico? Oggi segue le mode e va al ristorante con internet”. @ E di cibo parla anche Paolo Massobrio, che su Avvenire di oggi lancia il suo appello di gusto sostenendo l’inutilità dei “mangifici”, ovvero i luoghi in cui la “smodata esibizione edonistica e l’elefantiaca esposizione di prodotti e di situazioni” non rispondono a uno dei più grandi bisogni legati al cibo: la convivialità. @ Così nel Monferrato si rilancia dal Quattrocento la Malvasia Greca. Su La Stampa di oggi è da leggere la storia della famiglia Casalone, che a Lu Monferrato punta su questo vitigno originario del Peloponneso dalla metà degli anni 90.

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