Tecnomescita e le ostriche che incontrano il vino italiano

15.11.2017

Anche la mescita scopre i microchip. Ne sanno qualcosa in Francia, dove una start-up ha recentemente traghettato il “nettare di Bacco” in un aggeggio del tutto simile a una macchinetta per il caffè. L’invenzione si chiama D-Vine e agisce con il principio del caffè in delle capsule; il vino sostituisce il caffè e al posto delle cialde c’è una bottiglia. La macchinetta è già sul mercato a 890 euro mentre il prezzo dei contenitori varia, a seconda dell’annata, da 2,50 a 9 euro. (Italia Oggi) @ Fafnir, Ferianus e Eutyches. Non solo nomi che evocano la Saga dei Nibelunghi, ma anche le etichette dei tre vini prodotti da Ombretta Pivi dell’azienda Terre di Fiume, che a Coriano (Rimini) ha fatto del biologico la scelta regina per la lavorazione delle sue uve. (QN) E' stata una scoperta del Golosario già Top Hundred di Papillon @ Tappa milanese per le ostriche di David Hervè. Il celebre produttore bretone approda a Milano negli spazi del Pier52, corona radiosa del GattiMassobrio, per un confronto sull’asse Italia-Francia insieme alle grandi riserva della cantina Coppo. Info su www.pier52milano.com. (Il Giornale) @ Da vecchia bocciofila a pub di fama internazionale. Il Mulligans di Milano compie 50 anni e imbottiglia tre tipologie di Whisky per l’occasione. Sul Corriere della Sera l’affondo di Marco Cremonesi, tra aneddoti e curiosità del primo mezzo secolo di storia.

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