Tempo di zucca e il panettone che arriva oltremanica

09.10.2017

Autunno tempo di zucca. Avantaggiate dal caldo di questa estate, le cucurbitacee (cetrioli, zucchini, meloni…) sono cresciute tanto e bene, e anche le zucche mostrano una forma splendida. Tante e di molteplici varietà, per tutto l’inverno si potranno acquistare sui banchi del mercato a prezzi irrisori, tra i 70 e i 90 centesimi, e usare in cucina per la preparazione di moltissimi piatti. Carlo Bogliotti su La Stampa @ Ma l’autunno strizza l’occhio anche al topinambur, tubero tipico del Piemonte particolarmente apprezzato nell’abbinamento con l’aglio e le acciughe. Su Repubblica lo celebra Paolo Pejrone, che spiega: “Dopo secoli di rigorosa coltivazione, ogni anno crescono sempre più numerosi e ‘inselvatichiti’ anche lungo i margini delle strade”. @ “La musica del ‘700 è in bianco e nero, essenziale: come il Cortese e chi lo produce, gente che bada al sodo e alla qualità”. Su La Stampa di domenica l’intervista al maestro e musicista Peppe Vessicchio, ospite della Tenuta Centuriona di Gavi per il “Premio Lavagnino” e per la presentazione del suo ultimo libro “La musica fa crescere i pomodori”. @ Ma in Piemonte, più precisamente nell’azienda Maina di Fossano (Cuneo), sarà prodotto anche il “Black Forest Panettone”, un dolce basso, farcito con cioccolato e ciliegie imbevute di Kirsch e ricoperto da glassa al cioccolato fondente e amarene zuccherate che è stato scelto dallo chef inglese Heston Blumenthal per essere inserito nell’offerta del suo ristorante The Fat Duck. “Mi ricorda le vacanze della mia infanzia”, ha detto il cuoco per spiegare la motivazione alla base della sua scelta. (La Stampa) @ “Io golosa di dolci. La mia carbonara è stata bocciata in famiglia”. Su Il Giornale di domenica, l’ex ministro dell’Istruzione Maristella Gelmini racconta ad Andrea Radic il suo rapporto con la cucina. “Alcuni ristoranti portafortuna sono diventati tappa fissa in ogni campagna elettorale (…) Il sapore della mia infanzia? I tortelli di zucca che preparava mia mamma”. @ Da leggere, sul Corriere della Sera, anche l’intervista a Filippo La Mantia. Lo chef, finito in carcere per errore, si racconta ad Alessio Ribaudo:”La mia passione per la cucina è nata in cella. Cucinare mi ha dato la forza per andare avanti”. @ Addio a Lorenzo Gancia. L’imprenditore vitivinicolo piemontese considerato il “Re delle bollicine italiane”, si è spento a Canelli dopo una lunga malattia. Aveva 87 anni ed era stato l’ultimo proprietario della Gancia prima della cessione, nel 2012, alla società Russian Standard.

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content