Terremoto e agricoltura, sempre più agricoltura bio

02.11.2016

Il terremoto danneggia anche l’agricoltura. I danni maggiori si rilevano negli allevamenti e nelle stalle, a causa del crollo di diverse strutture e alle condizioni del bestiame rimasto senza cibo e senza acqua. Danni anche all’industria di trasformazione nella zona di Norcia patria del celebre prosciutto crudo. Sul Corriere della Sera (da cui è tratta la foto) tra i casi di attività danneggiate dal terremoto viene annoverata la salumeria dell’amico Giorgio Calabrò di Visso, che ha visto distrutte la sua casa e la sua attività, ma ha trovato solidarietà presso un altro produttore vicino e presso le botteghe del Golosario che hanno accolto l’appello che abbiamo lanciato nei giorni scorsi (ma questa e le altre attività del Golosario danneggiate dal terremoto saranno anche protagoniste di una speciale iniziativa di solidarietà che il Club di Papillon lancerà nei prossimi giorni). Ferma anche la produzione dell’Anice Varnelli che però fa sapere che gli stabilimenti hanno retto. Tra le tante storie, quella di un allevamento di trote che ha perso completamente la produzione perché gli avanotti sono stati inghiottiti dal terreno dopo la rottura delle vasche. (La Stampa) @ Sempre più agricoltura bio in Italia: dal 2011 ad oggi la superficie coltivata è salita a 1,5 milioni di ettari con un incremento del 37%. A crescere è anche la domanda: nel 2015 sono saliti del 15%. (Corriere della Sera) @ Quali sono le sette stelle del panorama enoico italiano? Andrea Cuomo su Il Giornale incrocia i dati delle principali guide e individua sette vini che ottengono il massimo punteggio su tutte: Amarone Sant’Urbano 2012 di Speri; San Leonardo 2013 della Tenuta San Leonardo; Trento Extra Brut Riserva del Fondatore Giulio Ferrari 2005; A.A. Gewurztraminer Nussbaumer 2014 di Tramin; Bolgheri Sassicaia 2013 di Tenuta San Guido; Tignanello 2013 di Marchese Antinori; Paleo Rosso 2013 di Le Macchiole. @ Il sigaro Toscano guarda sempre di più alla filiera del tabacco italiano con uno speciale accordo con l'accademia dei Georgofili e 250 coltivatori di tabacco Kentucky. Lo spiega in un'intervista su QN il vicepresidente Maccaferri. Gli abbinamenti tra sigaro Toscano e prodotti gastronomici saranno invece protagonisti a Golosaria in un'area dedicata con un calendario di degustazioni a cura del Club Amici del Toscano. A questo link il calendario. 

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