Timorasso 2021 una gran bella annata

La degustazione di una cinquantina di campioni di cui 41 dell’annata 2021 è stata entusiasmante

14.03.2023

Che bell’annata questo 2021, che vini tesi, ricchi di acidità e note aromatiche complesse, fra il minerale e la frutta esotica!
La degustazione di una cinquantina di campioni di cui 41 dell’annata 2021 è stata entusiasmante e, per quanto mi riguarda, in generale, superiore persino a certe bottiglie del 2020. Questo per dire che il Timorasso 2021 è da comprare subito, avendo l’accortezza di tenere in cantina il secondo cartone perché sarà con gli anni che questo vino dirà ancora di più la sua. Ma nello stesso tempo non si può dire che l’annata 2021 non sia pronta.

Ora, dei 41 assaggi riporterò solo una parte, ossia quelli che hanno superato la soglia dei 4 asterischi con un +, sapendo che quelli con due ++ e il massimo dei voti (cinque ***** sono stati tanti).

Un dettaglio non da poco è poi la diffusione che sta avendo questo vino: dai due ettari appena del 1985 ai 330 di oggi, con un milione di bottiglie sul mercato, pronte a diventare 3 milioni nei prossimi anni.
In questa sede voglio anche ringraziare il Consorzio di Tutela del Derthona, perché la manifestazione Derthona 2.0 ha fatto centro in tutti i sensi, compresa la masterclass, molto interessante, che ha fornito dati e notizie, a differenza del florilegio dei guru di turno che abbiamo incontrato per l’Amarone, poi in Toscana e chissà dove ancora, dove per forza si devono assaggiare annate vecchie tutte insieme, prima della degustazione vera e propria. Qui hanno invece centrato l’obiettivo e quindi complimenti!

BOVERI LUIGI di Costa Vescovato
Uno dei pochi Timorasso ad avere un colore paglierino; al naso ha note vegetali e balsamiche di media intensità con l’evidenza dei fiori di sambuco. In bocca avverti un’acidità incisiva, fresca, con chiusura sapida e quella nota generosa di dolcezza che c’era al naso. Direi che, avendo ora presente tutti gli assaggi, questa è stata una bottiglia rappresentativa dell’annata.

CANEVARO LUCA di Avolasca
Il suo Timorasso ha colore oro. Qui le note fruttate virano sull’esotico e cenni timidi di idrocarburi. Bella frutta (pesca gialla); sorso, ampio, generoso, ma elegante e una buona trama fresca, che persegue con una bella persistenza. Ha sfiorato il top e la cosa mi ha fatto piacere, perché per noi resta un mitico Top Hundred!
La CANTINA SOCIALE DI TORTONA presenta un Timorasso oro brillante. Qui la frutta esotica è ancora più immediata: senti il mango ficcante. Spettacolare. Poi una nota minerale quasi fumé. Sorso pieno, con acidità ancora da comporsi e chiusura sapida. Anche questo campione ha raggiunto il vertice e la cosa è importante, giacché una Cantina Cooperativa oggi interpreta il vino simbolo del territorio al livello dei migliori produttori. Chapeau!
CANTINE VOLPI di Tortona
Questo Timorasso ha colore oro lucente e in sottofondo lievi note ematiche; poi frutta snella, matura; in bocca risulta secco, ma la sua acidità invasiva è proprio quella che ti aspetti da un 2021.

Da CASCINA I CARPINI di Pozzol Groppo si ha un vino di colore oro. Buona intensità di frutta esotica al naso (polpa di mango, prugna). È rotondo, graffiante, con una bella spada minerale fresca. Di questo produttore posso dire che finalmente mi ha convinto, col Timorasso “Rugiada del Mattino” 2021.

CASCINA MONTAGNOLA di Viguzzolo
Il Timorasso di Cascina Montagnola è di colore oro; quindi naso dolce con note verdi che si avvertono anche in bocca, dove c’è un bel corpo sostenuto da una buona acidità. Donatella Giannotti è una produttrice storica della nostra predilezione e non è un caso che arrivi sempre al traguardo con un bel vino, che quest’anno molti hanno potuto conoscere a Golosaria Milano.
Attenzione a DAGLIO GIOVANNI di Costa Vescovato. Questo campione è emerso dalla degustazione alla cieca come il migliore, quindi con il massimo dei voti. Ha colore oro consistente, note di pietra focaia appena accennate su frutta gialla, pesca, miele, erica e sottili note terrose. Tendenzialmente è minerale. In bocca ha una bellissima rotondità, restando elegante e con un’acidità compunta. È il campione più equilibrato che manifesta quella frutta esotica acidula tipica di questo vino. Grande!
Siamo in Langa, ma BORGOGNO ha preso vigne a Monleale per i suoi Timorasso (mi pare ne faccia due). Questo 2021 ha colore oro brillante. Note verdi timidamente ematiche, ma c’è sempre la mineralità, evocata da un lontano sentore di geranio. Il sorso in bocca lascia una nota fruttata gradevole che persiste con la sua acidità piena, ficcante. Bell’esemplare.

IANDOLO FRANCESCO di Vaglio Serra (At) ci ha sorpreso, ed è per noi una novità. Il suo Timorasso ha colore paglierino brillante (quasi grigio) al naso note verdi e di sambuco, poi spicca la nota citrina di frutta esotica fresca. In bocca appare elegante, equilibrato, fresco. Piacevolissimo per equilibrio e freschezza. Lo vogliamo conoscere meglio, nel suo complesso.

Clamorosa come sempre LA COLOMBERA di Tortona di Elisa Semino. Il suo 2021 ha colore oro e naso carico di frutta esotica matura. Molto intenso e persistente, in bocca mostra una sua caratteristica complessità: è maturo, graffiante, sapido. Quando si dice una cantina leader!
Altra sorpresa, quando abbiamo scoperto i nomi, è stato il Timorasso di MANDIROLA, cantina di Casasco che è già nota al Golosario e che lo scorso anno ha conquistato il pubblico di Golosaria nell’enoteca. Il 2021 ha colore oro di consistenza ottima. Al naso cenni di frutta esotica ma minerale in tutta la sequenza. Bel corpo, spada acida intensa e piena, rotondo ed elegante. Superbo.
Un grande, senza se e senza ma, è MARIOTTO CLAUDIO di Vho di Tortona. Dal colore oro emergono note eteree, minerali (geranio appena accennato). In bocca un corpo pregnante con acidità diffusa e piena. Non male sarà la sua evoluzione.

OLTRETORRENTE di Paderna. Colpisce per le note fresche e un po’ ematiche con idrocarburi pronunciati. Piacevole, elegante, chiude con finale amarognolo.

ALVIO PESTARINO di Capriata D'Orba. Il Timorasso “Thimos” ha colore paglierino; al naso note dolci di sambuco con effluvi balsamici e leggermente mentolati (ed è sempre lui, avendolo conosciuto fin dagli inizi). In bocca mostra una freschezza elegante.

Dalla Val Borbera ecco POGGIO EZIO di Vignole Borbera con il suo Terre di Libarna Doc “Archetipo”: oro brillante, frutta esotica molto fresca e fine, con un sottofondo appena accennato di mineralità che nel tempo esploderà. In bocca sembra ancora duro, pronto ad esprimersi al meglio fra qualche mese.
Bravo POMODOLCE: il Timorasso “Grue” ha colore oro brillante e iconico; al naso idrocarburi pieni. È già maturo, fine, etereo, con un finale amarognolo: delizioso con la cucina radiosa della maison, Da Giuseppe. Siamo a Montemarzino.

Amerio Luca di TENUTA IL NESPOLO di Moasca (At) offre un colore oro pieno e vero. Note di idrocarburi, frutta distesa; al sorso è pieno con tanta frutta speziata in bocca e acidità diffusa. Anche questo sarà da conoscere.

SASSAIA di Capriata d'Orba. Di questa cantina nata dalla collaborazione fra Enrico De Alessandrini, il vignaiolo francese Pierre Naigeon e Walter Massa, non filtrato, abbiamo avuto modo di assaggiare sia il 2021 sia (ne avevamo un bottiglia in ufficio) il 2019 che loro chiamano "Platinum". Il primo ha colore paglierino verso oro con già note di idrocarburi e in bocca una nuance di nocciola. Il secondo ha colore oro consistente e brillante; naso di polpa di frutta innanzitutto, poi una mineralità ferrosa. In bocca è ricco, grandissimo, ed è qui che senti espressioni minerali tipiche, spalla acida decisa, freschezza, ma anche un’insolita tendenza di frutta esotica sottospirito. Da campioni! È un vino elevato in barrique ben riuscito. Una bella novità, che apre nuovi capitoli esplorativi su questo vitigno sempre più entusiasmante.
TERRALBA di Berzano di Tortona ha colore oro verso l'orange. Al naso sembra un distillato, un vermut con frutta pregnante. In bocca è disteso, equilibrato, molto speziato e amarognolo.

TERRE DI SARIZZOLA di Costa Vescovato ha colore oro e note ematiche eteree che poi aprono alla frutta. In bocca è fresco, intenso, amarognolo, con un bel corpo, pronto per essere abbinato a uno dei salami crudi della maison. Questa sì che è vita!

VALLI UNITE di Costa Vescovato è una vecchia conoscenza (parliamo di oltre 30 anni), ma il Timorasso non era mai entrato nei nostri radar. Eppure eccolo qui, con un colore oro antico pieno, e una suadenza minerale e verticale. Ha idrocarburi piuttosto marcati e intensi, in bocca è generoso, pieno, con un’acidità rotonda.

Scoprire che il campione n. 31 portava il nome di VIGNAIOLI BATTEGAZZORE di Tortona è stata una sorpresa, ancora più con la sua selezione “Maggiora” che fu Top Hundred lo scorso anno, con il millesimo 2020. Ma i pieni voti vanno anche a questo 2021 dal colore paglierino carico con note di nocciola fresca. Molto elegante in bocca, vellutato e setoso, caratterizzato da una freschezza piena. Bravissimo!
Del Timorasso “Francesca” di MARINA COPPI di Castellania colpisce la frutta esotica elegante. Poi il sorso filigranoso, molto fresco, per un bellissimo (e buonissimo) esemplare di Timorasso.

BOVERI GIACOMO di Montale Celli esce con un colore oro brillante; al naso note verdi, calde, speziate, e un sottofondo minerale. In bocca il Derthona “Lacrime del Bricco” è davvero piacevole nella sua eleganza, resa intensa da una pregnante acidità.

Della teoria di Timorasso dei VIGNETI REPETTO di Sarezzano è stato presentato il “Quadro” 2021. Ha un bel colore paglierino carico e poi quelle suadenti note di sambuco, eleganti. Piacevole ed equilibrato, disteso in bocca, per un Timorasso decisamente iconico.
Chapeau anche a VITE COLTE di Barolo (qui siamo alla cooperazione in Langa). Il vino ha colore oro e al naso frutta esotica con sottofondo di idrocarburi e note eteree di freschezza. Molto piacevole ed elegante la sua trama, che ne fa uno dei migliori esemplari.

E infine eccoci da RICCI CARLO di Costa Vescovado, altra cantina della nostra predilezione, col suo vino che ha colore oro e al naso note piacevoli di frutta dolce; in bocca si apprezza la bella stoffa amaricante.

UN PICCOLO EXCURSUS DI ALTRE ANNATE

Di CASCINA GENTILE di Capriata D'Orba, poi abbiamo assaggiato il Derthona 2020 e in questo caso ci ha colpito di più del 2021. Ha note di frutta e idrocarburi. È molto buono, croccante e speziato.

Il “Ca' degli Olmi” 2020 di CANEVARO di Avolasca aveva un ottimo equilibrio, ma in questo caso ci ha colpito di più il 2021.

VIGNETI FASSONE di Monleale, cantina a noi sconosciuta, ha presentato il suo IMAI 2020 che era da capottarsi. Bellissima frutta fine, elegante, con idrocarburi in sottofondo. Molto buono con la frutta esotica che ti rincorre in bocca. Da *****. Ti vogliamo conoscere Fassone!

Eccellente e coerente il Derthona Timorasso di VOLPI di Tortona dal colore paglierino consistente. Al naso ha una doppia suggestione: citrina ed esotica. Bell’equilibrio nel complesso.

Di CASCINA GIAMBOLINO di Carbonara Scrivia ci è piaciuto di più questo 2020 dal colore oro, che è disteso e minerale, a mio avviso superiore al 2021.

Coerente anche il Derthona “Quadro” 2020 di VIGNETI REPETTO di Sarezzano con idrocarburi caldi, caramella, poi in bocca acidità diffusa.

Ed eccoci al Colli Tortonesi Timorasso 2019 di SASSOBRAGLIA di Rocchetta Ligure. Un vino da top, con frutta distesa, sorso pieno e finale ammandorlato.
Il migliore fra le annate più in là però è forse questo “Filari di Timorasso” 2017 di BOVERI LUIGI di Costa Vescovato. Ha idrocarburi netti, note balsamiche e speziate e una curiosa e intensa nota di capperi. Molto elegante in bocca. Un capolavoro.
Notevole anche l’ “Archetipo” Della doc Terre di Libarna di EZIO POGGIO di Vignole Borbera. Un vino che pesca nel terreno, perché la mineralità si sente, accanto alla freschezza indomita che termina col sapido.

E infine un plauso a quella che è stata una cantina Top Hundred dello scorso anno, col campione 2019. Tuttavia questo Derthona 2018 de LA COLOMBERA di Tortona è molto fine sia al naso che in bocca, con la promessa di non finire mai (la sera prima avevamo anche assaggiato un 2015!).
Detto questo, ho partecipato a una divertente e grande degustazione dove ancora una volta c’è tanto da scoprire. Ma statene certi: il Timorasso a Golosaria quest’anno spiccherà con conferme e tante novità.

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