La gelateria gastronomica è una buona idea spesso tradotta in pessimi risultati. Com’è noto, la presenza degli zuccheri è essenziale per la formazione del gelato. Per questo può accadere che il gelato gastronomico, per la difficoltà a bilanciare i vari elementi, risulti finanche grottesco. Non è così per Davide Ferrero, giovane, bravo (anzi geniale) maestro gelatiere alla gelateria Mara dei Boschi di Torino (e Alba).
Under 30, timido quanto basta per risultare simpatico, ma già abbastanza coraggioso per osare, porta avanti con orgoglio il “marchio di fabbrica” di questa gelateria, il Marotto, l’interpretazione di Mara dei Boschi del classico gianduiotto torinese realizzato in forma fredda senza l'aggiunta di nessun genere di latticino. Nonostante la temperatura di servizio, si percepiscono netti i profumi di nocciola, che tornano in bocca. Eppure c’è anche una versione che lo supera: il Marotto al tartufo bianco disidratato (che non ha la classica copertura di cioccolato ma una spolverata di cacao).
E se questo sembra il massimo possibile, l’apoteosi si ha in realtà con il gelato gastronomico, che non è semplicemente un gelato all’olio, al formaggio o altro, ma è un vero e proprio piatto: chips al tartufo con gelato al peperone di Carmagnola scottato e perlage di acciughe. Perfetto nella combinazione dei vari elementi: un gelato gastronomico che porta oltre la classica definizione di gelato e soprattutto apre le porte a un utilizzo lontano dal classico prodotto da passeggio. Insomma, a quando un ristorante (stagionale) dedicato?