La sosta in questo nostro ristorante di Torino, cresciuto in maniera evidente dalla nostra ultima visita, ci ha fatto riflettere su come saranno i ristoranti di domani. Eh sì, perché sia a Roma sia a Milano, il cosiddetto ristorante gourmet sta lasciando il passo al bistrot più informale, con pochi coperti, tre-quattro proposte al massimo per portata, e tante coccole sui vini.
Il cuoco di Razzo è il giovane
Niccolo Giugni, classe ’86, un entusiasta che si si è fatto le ossa al ristorante Piano35 con Fabio Macrì. Oggi è qui, in questo locale di via Andrea Doria, con una trentina di coperti e due persone, gentili, addette al servizio.
Intrigante la carta dei vini, con ottime
proposte anche
a bicchiere.
Appena accomodati si può comporre il proprio menu a piacimento, di tre (a 40 euro) o quattro (a 48 euro) portate, con porzioni ridotte rispetto alla scelta dei medesimi piatti alla carta. E anche questo è un bell’atout.
Per noi avendo optato per i 4 piatti, tanti assaggi.
Agli antipasti:
panino al vapore con piranha, arachidi davvero buono;
capasanta con emulsione e crumble di midollo e ceci;
dentice, tartufo nero, rucola e nocciola,
tartelletta con mousse di sardella e tartare di manzo.
Tutto davvero molto convincente.
Ai primi ottimi i
tortelli di grano saraceno, fontina, verza e nocciole oppure
i
plin di giovenca, timo e aglio nero.
Apoteosi sui secondi con il superbo
piccione frollato, cardo nero e cardoncelli
e il
morone, crema di cozze, cavolo nero, fagioli alla brace.
Il
pane è di Perino Vesco (una sicurezza),
Ottima la selezione dei formaggi, mentre ai dolci crème brulée al foie gras,
Montebianco e la
bavarese al cioccolato Dulcey, caramello e frutti di bosco.
Unica raccomandazione: prenotate perché la voce si è sparsa a razzo e qui c’è quasi sempre il sold out. Davvero meritevole!
Razzo
Via Andrea Doria, 17/F
Torino
Tel. 011 0201580