Il nuovo Quadrifoglio Royal (tel. 392 622 5317) di via Benevagienna 22/B a Torino si trova proprio a fianco dello ormai storico RistorantePizzeria Il Quadrifoglio, di cui è una sorta di estensione sebbene non comunicante. Ingresso, orari e modalità di prenotazione sono infatti, al momento almeno, nettamente separati. Questo per garantire, ci spiega il comune patron, l’assoluta freschezza di arrivo dei frutti di mare. O anche, pensiamo noi che l’abbiamo sperimentato, per evitare una certa confusione che può crearsi nel RistorantePizzeria nei giorni di maggior affollamento. E così, superati gli intoppi della prenotazione telefonica obbligatoria, ancora da perfezionare – nel dubbio, chiamate il Ristorante – un martedì sera siamo stati cortesemente accolti, unici ospiti, nell’elegante saletta, sobriamente giocata sui toni del bianco e del beige.
Dal menu dei plateau abbiamo scelto il St Malò, abbondante soluzione intermedia tra il Cannes e il Rennes. Interessante proposta il Plateau Royal, che è possibile comporre su misura, scegliendo tra frutti vari e ostriche, che spaziano tra Italia, Bretagna, Normandia, Mediterraneo e Olanda, nonché caviale e uova di salmone.
La piacevole freschezza dei nostri coquillage è stata accompagnata da ottime salse pronte, di marca francese: aceto rosso e scalogno, aceto balsamico, limone e pepe. Peccato, almeno per me, per l’assenza del mio amatissimo beurre salé, di cui mi è stata promessa la prossima introduzione.
Il menu del Royal comprende anche alcuni antipasti di pesce crudo e/o affumicato e qualche primo piatto. Come resistere al richiamo degli spaghetti di Gragnano Senatore Cappelli ai ricci? Nonché a un assaggio di risotto Royal, con gambero rosso, Castelmagno, zafferano? Scelta che si è rivelata felicissima: al punto giusto la cottura degli spaghetti accompagnati da profumati e morbidi ricci; perfetto, senza bisogno di altre aggiunte, il cremoso risotto.
L’offerta dei dolci varia secondo i giorni, ma noi non ne abbiamo sentito la necessità. Interessante, e dal corretto ricarico, la carta dei vini, in cui speriamo di leggere prossimamente anche qualche etichetta di Muscadet. Buone ostriche, dunque. E per il parcheggio…armatevi di coraggio!