Vernaccia di Oristano e Nieddera sono due vitigni autoctoni della Sardegna, in particolare delle zone tra la penisola del Sinis e il Montiferru. La Cantina Orro ha saputo tessere un forte legame con il territorio e la produzione enologica unendo l’antico sapere contadino che si tramanda di padre in figlio alle nuove tecnologie, in particolare per quanto riguarda la Vernaccia di Oristano.
Quando si parla di Vernaccia si fa riferimento a tremila anni di storia: il suo nome deriva da “vernaculum” ovvero domestico, nato in casa. Primo a vedere la luce tra le DOC della Sardegna nel 1971, questo particolare vino ossidativo è prodotto nella valle del Tirso e vinificato con un metodo raro in uso anche in Spagna. Il mosto fiore viene introdotto per l’affinamento in piccole botti in genere di castagno o rovere che rimangono scolme fino al 20% della loro capienza massima: in questa condizione i lieviti indigeni formano un velo che prende il nome di flor sulla superficie del liquido e, nutrendosi d’alcol, rilasciano molecole aromatiche che donano le complesse sfumature sensoriali e proteggono da un eccesso di ossidazione questo inimitabile vino.
L’azienda ha trovato in Davide Orro, uomo dell’ultima generazione, un convinto fautore del territorio sostenibile: è stato lui ad avviare un progetto che mira a tutelare la Vernaccia sia come vitigno sia come vino, salvaguardando la flora spontanea che circonda il suo appezzamento di terreno e creando al suo interno un percorso didattico ed ecomuseale per valorizzare il territorio e combattere lo spopolamento della campagna.
Famiglia Orro di Davide Orro Azienda Agricola e Fattoria Didattica
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