Tre belle osterie venete

23.09.2015

Andar per osterie in Veneto è un’esperienza appagante. E noi ci siamo gratificati di tre belle soste, una al giorno, durante il nostro viaggio fra Venezia, Vicenza e Padova.

Eccoci allora alla tavola di un posto caldo, piacevole, ovvero da Vegro, Antica trattoria al Portico (via Leonardo Da Vinci, 14 - tel. 0426 509178) a Cona (Ve) per mangiare la pasta e fagioli che solo alla vista è un invito. Ma qui la gente da sempre viene per assaggiare il suo prosciutto crudo buonissimo, che è una selezione di Montagnana, sui Colli Euganei. Il patron è un vero appassionato di prodotti di tutta Italia, tant’è che è amico di quel Giancarlo Bini, maestro dell’olio e food scout del quale ci onora una lunga frequentazione. Che buoni gli gnocchi fatti a mano, piuttosto grandi, ma anche la trippa alla parmigiana, le carni alla brace e il baccalà con la polenta. Una specialità è poi il guanciale di vitello brasato. Imperdibile!

A Brogliano (Vi), proprio di fronte a Cornedo Vicentino, in Val d’Agno, dove è stata celebrata la prima festa nazionale delle corniole, la sosta invece è in un luogo multifunzionale. Si chiama Locanda Perinella (via Bregonza, 19 - tel. 0445 947688) ed è l’opera dei fratelli Perin, tutti al lavoro. Si sta bene in questa oasi, con la cipolla al sale con fonduta di Taleggio, oppure in questa stagione con i piatti di funghi. Imperdibili sono i bigoli al torchio al ragù di anatra muta, ma anche gli gnocchi di patate di Selva De.Co. con crema di latte al tartufo. Ai secondi ecco la coscia di coniglio in gremolada di verdure ma anche il petto di faraona bardato con funghi misti. Calamari in umido e baccalà alla Vicentina non mancano. E sono da manuale. Si beve bene.

Infine a Conselve (Pd), eccoci alla cucina tradizionale In Corte Dal Capo (Via Padova, 38 • 049 538 4021), verace osteria che fa contenti tutti. Curiosa l’insalata di pere e pecorino di Moliterno, la pasta e fagioli, gli gnocchi ripieni di formaggio saltati con porcini e finferli e ovviamente i bigoli in salsa. Tra i secondi è da provare il baccalà alla vicentina, ma anche il pollo fritto nobile padovano e il musso in tocio con la polenta. Sarete felici.

Parola di Papillon!

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