“L’Europa ci tuteli da Trump”. Su La Stampa di oggi i viticoltori piemontesi si appellano a Bruxelles per sedare i timori sui dazi in arrivo dagli States. “Se si pensa che il Barolo e il Barbaresco - spiega il direttore del Consorzio di Tutela Andrea Ferrero - sono prodotti che vengono esportati per più dell’80% e che il primo mercato sono gli Stati Uniti, si capisce il livello di allarme”. Più ottimista è Paolo Damilano, titolare dell’omonima cantina, per cui “Gli Usa non possono fare a meno di alcuni prodotti italiani e del food and beverage in generale”. Ma oltre ai grandi produttori, sono molte le piccole realtà che da poco si stanno affacciando al mercato a stelle e strisce. Per Luca Balbiano del Consorzio di Tutela della Freisa di Chieri “Le esportazioni di Freisa negli Usa non sono forti, ma per i vitigni autoctoni non è detto che i dazi siano un male assoluto. (…) Anche se l’incidenza sul prezzo della bottiglia sarà maggiore, chi crede in questo tipo di approccio non si farà scoraggiare dai dazi”. (La Stampa). @ Un premio per la signora del Montebore: verrà conferito il titolo di ”Personaggio dell’anno” dal Rotary Club di Gavi Libarna a Carolina Semina Bracco, 86 anni di Garbagna, che ha insegnato i segreti di questo formaggio a Roberto Grattone. (La Stampa) @ Una "gourmet experience" per aiutare il Refettorio Ambrosiano. E' quella organizzata dall'associazione Tracapoecollo, che giovedì 22 marzo (ore 20,30) vedrà ai fornelli del Refettorio gli chef de Il Luogo di Aimo e Nadia, Alessandro Negrini e Fabio Pisani. Parte del ricavato della serata sarà devoluto alla mensa solidale.