Bollicine simbolo di festa. Ne parla Fiammetta Fadda, che su Panorama propone un “vademecum ragionato” sul re degli spumanti, lo Champagne. Ma quali sono le tipologie più adatte ai vari momenti della giornata? Nel caso del pranzo e all’ora dell’aperitivo il migliore è il Blanc des Blancs, mentre per la cena è preferibile un Cristal (già, fantastico... e soprattutto alla portata di chiunque....) Quanto al servizio, il formato ideale è quello Magnum, il più adatto a valorizzarne il carattere, mentre la temperatura corretta dev’essere tra gli 8 e i 10 gradi. Ma attenzione; per non incorrere in scivoloni, è importante conoscere alcune parole importanti: millesimè, tirate, dégorgement, prise demorse, dosate, remuage, cuvée e perlage. (Tutti promossi? Ma dove troviamo i soldi per lo Champagne? E se bevessimo un Trentodoc?) @ Dallo Champagne al Prosecco, con l’intervista di Maddalena Bonaccorso al “Mago delle bollicine” Giancarlo Aneri, che a proposito del successo della sua azienda ammette: “Devo tutto al palato e alla raffinatezza delle donne, che hanno reso il Prosecco uno dei vini più amati al mondo”. E dopo aver servito il suo vino ai tavoli di Barack Obama, John Elkann, George Clooney e al G8 dell’Aquila, annuncia per il futuro di voler far rotta sulla Cina. “Il mercato cinese ha enormi potenzialità - dice - e anche se è difficile sfondare non per questo la Aneri si tirerà indietro: il made in Italy può conquistare tutti”. (Panorama) @ Da Portacomaro l’idea regalo di adottare una vite della “Vigna del Papa”, la vigna piantata su un terreno incolto e dedicata a Papa Francesco originario del paese. Dopo la posa delle barbatelle nel 2013, il prossimo anno ci sarà la prima vendemmia e chi aderisce avrà le prime bottiglie. @ Le feste di Natale sono un rito cui è difficile rinunciare, un’occasione per stare in compagnia tra brindisi e grandi abbuffate. Ma come si può “sopravvivere” al tour de force culinario senza eccedere? Bastano poche pratiche regole: tenere frutta a portata di mano per compensare improvvisi attacchi di fame, ascoltare il corpo per distinguere tra gola e vera fame, prediligere alimenti integrali, imparare a gestire il vino a tavola, usare le spezie per stimolare il metabolismo, non dimenticarsi del “goccetto” dopo i pasti (a patto che sia Armagnac, consiglia Mességué, evitando amari e grappe) fondamentale per digerire (quest'ultima poi è esilarante. Ma i dietologi sono d'accordo?)(Panorama)