Oggi su La Stampa Paolo Massobrio è a Barile, alla Tenuta Le Querce, un luogo fantastico che offre anche ospitalità. Fu acquistato 25 anni fa dall'architetto Leonardo Pietrafesa che, insieme alla moglie Valentina, ha attuato un profondo rinnovamento sia del patrimonio vitivinicolo sia architettonico e ha puntato sull'aglianico.
La punta di diamante è l'Aglianico del Vulture “Vigna della Corona”, un cru dalle note intense di viola, poi cuoio e liquirizia, fino ad arrivare a una perfetta amalgama dei tannini, che Massobrio definisce "una bomba di eleganza". Poi c'è l'Aglianico del Vulture “Viola”, vinificato in barrique di più passaggi, di cui si apprezza soprattutto il velluto.
Da assaggiare anche l'“Angelina” nelle versioni bianco, rosato e spumante e poi il Priyanka (aglianico al 70% e chardonnay): «di colore paglierino classico, note floreali e un po’ speziate. In bocca è cremoso, fresco ed equilibrato» come lo descrive Massobrio.
Tra gli altri vini meritevoli de Le Querce il fine Costanza bianco 2019, blend di aglianico e viogner e il vino da tavola Tamurro Nero, una rarità da un vitigno originario del comune di Pietragalla, con speziature che evocano il tamarindo.
Barile (Pz)
c.da Le Querce
tel. 09711563392
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