Vendemmia amara (e avara) per il vino italiano. Al termine di un’estate senza piogge, la raccolta di quest’anno sarà ricordata come la meno produttiva degli ultimi 50 anni. Secondo i dati elaborati da Ismea e Unione Italiana Vini, la produzione vincola targata 2017 sarà di 40,02 milioni di ettolitri, vale a dire il 26% in meno rispetto allo scorso anno. Una situazione che però, democraticamente, ha colpito anche i principali competitors del Bel Paese, permettendo all’Italia di mantenere comunque il primato produttivo mondiale, davanti a Francia e Spagna. (La Stampa) @ E il vino fa discutere anche in termini di italian sounding, con l’Italia in prima linea per reprimere i fenomeni di contraffazione. Non ultimo quello che ha il blocco di 30milioni di lattine di falso Prosecco, pronte per essere vendute in Cina tramite la piattaforma di e-commerce Alibaba. “Questa operazione - ha commentato ieri il ministro Maurizio Martina - dà il segno della grandezza del fenomeno (…) Per reprimere davvero l’italian sounding dobbiamo aiutare le nostre aziende ad essere presenti sui mercati internazionali. Abbiamo bisogno di accordi giusti per superare i muri che penalizzano soprattutto le piccole imprese”. (La Stampa) @ Dal vino venduto in Cina a quello prodotto nel nord del Giappone, nuova frontiera per le bollicine di qualità. Parola di Luciano Ferraro, che sul Corriere della Sera racconta la storia di CamelFarm, la nuova cantina antisismica estesa su 17 ettari vitati che ha proprietà giapponese, il gruppo Camel appunto, ma guida e tecnologie italiane (Riccardo Cotarella è l’enologo). @ “Un bicchiere di rosso al giorno, toglie il medico di torno”. Su Panorama i nutrizionisti Caterina e Giorgio Calabrese celebrano le proprietà benefiche del vino rosso, che giova a cuore e invecchiamento cellulare. Ma avvisano: “E’ vietato abusarne. Suggeriamo di consumarlo sempre durante i pasti e mai a digiuni, perché il fegato possa metabolizzarlo e si abbiano gli effetti positivi di questa bevanda-alimento”.