Vico Equense capitale del gusto. Le cucine da incubo di Cracco

30.09.2016

Vico Equense si candida a diventare capitale culinaria. Il paese del Golfo di Napoli punta ad ottenere il riconoscimento Unesco di “Città creativa per la gastronomia” attraverso la valorizzazione di una rete ricettiva di alta qualità. E dopo la cena firmata da cinque big della ristorazione (Gennaro Esposito, Domenico Iavarone, Marco Del Sorbo, Giuseppe Guida e Danilo di Vuolo) e dal pasticcere Raffaele Cuomo andata in scena al Salone del Gusto, anche Antonino Cannavacciuolo, originario Vico, entro un paio di anni contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo trasformando un casolare di famiglia sulle colline vicane in un hotel con camere e una piccola cucina che servirà piatti realizzati con i prodotti dell’orto. (Corriere della Sera) @ Tutto pronto per il ritorno di Hell’s Kitchen Italia, il programma in onda su Sky Uno HD che debutterà per la terza stagione martedì 4 ottobre alle 21,15. A tirare le fila tra i concorrenti nel ruolo del cattivo sarà ancora Carlo Cracco, il “re degli chef” recentemente finito al centro delle critiche per la sua svolta mediatica, che lo ha spinto ad abbandonare sempre più i fornelli per darsi all’imprenditoria. (Libero) @ Il suo nome clinico è Arfid, ed è un disturbo alimentare che spesso viene scambiato per anoressia, ma che in realtà è provocato dall’ansia. Alex Sargosa sul Venerdì di Repubblica descrive le caratteristiche di questa patologia, riconosciuta per la prima volta nel 2013. “A differenziare l’Arfid dall’anoressia - scrive - è il fatto che chi soffre dell’ Avoidant restrictive food intake disorder non si preoccupa della propria immagine corporea, ma evita il cibo per ragioni interne, come ad esempio la paura di soffocare con il cibo. (…) Esistono tre tipi di Arfid. Il primo è legato a un’esperienza traumatica avuta con il cibo, il secondo al fastidio provocato da certe caratteristiche del cibo e il terzo, il più particolare, alla completa perdita di interesse per il nutrirsi”.

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