Ci sono alcuni simboli gastronomici della Pasqua che fanno parte dell’intima tradizione di certi luoghi. Uno di questi è la Crescia che si fa nelle case umbro-marchigiane proprio a Pasqua. E il venerdì santo si porta a benedire in chiesa (forse quest’anno non sarà possibile). Ora, per me (Paolo Massobrio) che sono piemontese, la Crescia è rimasta dentro, dopo un paio di pasque passate in quelle terre. Ed ha il sapore della fine del digiuno del venerdì santo, della mitezza di quel giorno sospeso che è il sabato santo. Del bicchiere di bollicine giusto da abbinare a quelle fette saporose.
Il nostro delegato del Club di Papillon di Padova, Matteo Florean, è originario di Fossombrone e in casa ha carpito la ricetta della Crescia che ci ripropone in questa video ricetta casalinga ed efficace. Qui l’abbinamento è con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Cuvée Tradition Brut di Colonnara.
450 g di farina di buona forza
6 uova
6 g di lievito di birra
100 g di parmigiano reggiano grattugiato
80 g di pecorino grattugiato
90 g di olio extravergine di oliva
6 g sale
q.b. peperoncino e/o pepe
Preparazione
Preparate una biga mettendo ad impastare 200 g di farina con 2 uova e 3 g di lievito, quando l'impasto sarà omogeneo e ben amalgamato aggiungete 40 g di olio evo a filo e impastate fino a completo assorbimento. Lasciate riposare la biga cosi ottenuta a temperatura ambiente per 12-14 ore.
Impastate quindi la biga con la farina rimasta, 3 g di lievito e le ultime 4 uova, avendo cura di aggiungerne una alla volta e lasciare formare bene l'impasto prima di inserire la successiva. Quindi aggiungere il sale e le spezie e una volta che l'impasto si è ben formato e non si attacca alle mani aggiungere il formaggio a pioggia, poco alla volta, e quindi l'olio a filo e impastare finché non si otterrà un composto omogeneo.
Lasciare lievitare per almeno 3 ore a temperatura ambiente o finché l'impasto non sia triplicato di volume. Quindi infornare a 180°C per 40-45 minuti e lasciare riposare per qualche ora prima di tagliarlo.
Buona Pasqua!