La trippa è uno dei piatti più ghiotti della cucina italiana e la nostalgia dell’ultima maestosa trippa assaggiata ci ha portati alla Grangia di Settala, che ha inaugurato un felice servizio di delivery, dove porta in casa i gusti tratti dalla ricetta di sua nonna Angelina (ironia della sorte: anch’io, Paolo Massobrio, avevo una nonna di nome Angelina, ma la cabala più forte è che sia io sia Alessandra, la cuoca della Grangia, siamo nati lo stesso anno e giorno, l’8 di gennaio).
Questa trippa alla Grangia si abbina a una Bonarda (la Cresta dei Ghiffi di Agnes) oppure al San Colombano al Lambro “Banino-Vigna La Merla” di Antonio Panigada.
Ingredienti
100 g burro
100 g lardo
500 g coda di manzo o di vitello
1 kg trippa mista
3 carote medie
3 coste di sedano
2 cipolle rosse
200 g fagioli borlotti già sbollentati
2 patate intere
1 o 2 cucchiai di concentrato/passata di pomodoro
sale marino grosso
1 spicchio d'aglio
salvia, rosmarino, prezzemolo, alloro q.b.
Grana grattugiato, pepe, olio Evo
Preparazione
Preparate un battuto di lardo, salvia, rosmarino, prezzemolo e aglio. In una pentola capiente mettere a rosolare il burro con il battuto di lardo e la codaa (che va rigirata da ogni lato) per qualche minuto. Aggiungete la trippa, mescolate e fate insaporire tutte le verdure, qualche foglia d'alloro, il sale e la passata di pomodoro. Quando è tutto ben amalgamato coprite con acqua bollente e lasciate cuocere a fuoco lento per circa due ore.
A cottura ultimata, con una forchetta o un passa verdure, schiacciate le patate per dare cremosità al piatto e aggiustate di sale.
Servite la trippa con una manciata di Grana grattugiato, una spolverata di pepe macinato al momento, un filo di olio extravergine, in grandi scodelle bianche, accompagnata da crostini di pane saltati nel burro.