Ha avuto coraggio Paolo Sala, titolare della “Paolo Sala Bakery”, locale che è aperto sette giorni su sette, ad aver pensato di avviare, oltre a panetteria, pasticceria e caffetteria (le attività in cui ha trasformato in modo geniale il panificio di famiglia fondato nel 1850, di cui lui è la quarta generazione e di cui aveva scritto Paolo Massobrio - link) anche un’attività di ristorazione.
Decidere di accendere i fornelli, a pranzo e a cena, trovandosi il suo locale nella stessa via di quei mostri sacri del gusto che sono Piegiuseppe e Theo Penati, titolari del celeberrimo ristorante che porta il loro cognome, vuol dire avere fegato. E idee chiare. Significa avere autentico spirito imprenditoriale, in quanto se ti muovi con presunzione, pensando che se sei uno dei grandi della panificazione puoi fare anche alta ristorazione, ti fai male. Pierino Penati, non solo gode di ottima salute, ma non ha mai viaggiato a gonfie vele come in questo ultimo periodo. Ergo, se tu ti vuoi inventare grande chef, ci sono buone probabilità di fallire. E dicevamo, vuol dire avere anche visione, cervello fino, perché sapendo tenere a bada quel piglio tutto brianzolo per cui quando c’è un progetto, deve subito concretizzarsi, qui, con i piedi ben piantati per terra e riflessione pacata, all’idea è stata data una forma sapiente. Che completa l’offerta della sua impresa. Ma segue un percorso che non va in nessun modo a incrociarsi con quello dell’autorevole vicino.
Qui, tra le innumerevoli proposte, potrete scegliere la focaccia pala con porchetta di “nostra produzione” che sarà una golosità che vi conquisterà.
Per chi invece desideri fare un percorso tradizionale, come antipasto, fiori di zucca in pastella ripieni di ricotta menta ed acciughe o tartare alla nizzarda con condimento classico e uovo morbido cialda di Parmigiano tartufo estivo cipolle in agrodolce.
Tra i primi, gnocchi freschi di patate con pesto di pistacchi stracciatella di bufala granella di pistacchi e pomodorini. O paccheri cacio e pepe con polvere di guanciale e fiori di zucca.
Di secondo, orecchia di elefante con rucola e pomodorini o fritto di calamari. Ci sono sempre gli hamburger. Al sabato e alla domenica, sia a pranzo sia a cena, possibilità di avere carne cotta al barbecue.
Per gli amanti del vino, selezione davvero interessante con un buon numero di etichette già nostre Top Hundred (per noi Perla del Garda e La Spia).
Si parte il 30 giugno con il raduno dei fans della “focaccia pork”!